Ieri a Montecarlo è andato in scena questo pranzo tra la Roma (rappresentata dal d.s. Monchi e dal d.g. Mauro Baldissoni) e gli agenti di Schick (Pavel Paska e l’intermediario Bruno Satin). La Roma ha ribadito l’offerta: 38 milioni totali pagabili in 5 anni, di cui 6 subito per il prestito oneroso, 13 nella prossima stagione e il resto dilazionato nei tre anni successivi. Una mossa che, a Trigoria, ritengono possa essere decisiva, visto che la Roma ha di fatto già un accordo di massima con Ferrero e la Sampdoria. “Schick è un giocatore che stiamo valutando, vedremo in futuro se potrà diventare un giocatore della Roma. I messaggi? Mi ha risposto. Ma non chiedetemi cosa, non ho letto bene, erano scritti in inglese“, ha detto ieri Francesco Totti ridendoci su.
Il giocatore tra Roma e Inter continua a preferire il club nerazzurro. Lui e il suo entourage, che ieri ha preso atto dell’offerta della Roma, ma altrettanto candidamente ha fatto notare ai dirigenti giallorossi come ci fosse già una promessa con l’Inter e come l’intenzione sia quella di dare almeno un paio di giorni a Walter Sabatini per vedere se riesce a materializzare una cessione per incassare i soldi necessari a sbloccare la situazione. Tra l’altro, ieri Schick ha ricevuto anche la telefonata di Skriniar (suo ex compagno alla Samp), che gli ha magnificato il progetto Inter, provando a convincerlo ad aspettare per accettare i nerazzurri. Insomma, Paska e Satin hanno detto alla Roma di non avere nessuna preclusione verso i giallorossi, ma di voler aspettare ancora un po’. Il secondo è che Schick potrebbe anche decidere, a conti fatti, di restare alla Sampdoria, dove sarebbe certo di giocare titolare e di fare una stagione da protagonista, per poi scegliere eventualmente di andare via la prossima stagione (magari alzando la clausola da 25 a 30 milioni).
(Gazzetta dello Sport)
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