Se al duo Benigni-Troisi non restava che piangere, al tandem Spalletti-Sabatini non resta che aspettare. È un po’ il fil rouge che caratterizza il mercato della Roma: l’attesa. Anche nelle operazioni già concluse (leggi Mario Rui) si è prima dovuto capire se ci fossero le condizioni per riscattare Digne e poi, solo quando sono venute meno, il portoghese (dopo aver aspettato tra l’altro due settimane fa per l’ufficialità) è diventato un calciatore giallorosso. Un’attesa che si riverbera anche nelle operazioni che la Roma deve ancora concludere. Sia in uscita (leggi Dzeko, che aspetta il domino di attaccanti pronto a scatenarsi nel post-Higuain, e Paredes che, nonostante la volontà espressa anche ieri di restare, potrebbe esser sacrificato per dare il via libera ad un nuovo centrocampista) che in entrata. Proprio in quest’ottica i tira e molla sono continui. Un giorno Nacho si avvicina, quello dopo si allontana. In questo caso l’attesa è duplice: c’è quella della Roma che a sua volta deve aspettare il Real Madrid alla ricerca di un sostituto (anche se il momento giusto, sembra ormai essere sfumato).
PRIORITÀ ALLA DIFESA – Per questo motivo Sabatini si sta guardando intorno: avviati contatti con l’entourage di Tah, classe ’96 del Bayer Leverkusen nonostante i costi dell’operazione appaiono proibitivi. Ripresi invece quelli per Vermaelen. Domenica notte a Boston, Spalletti ha detto di aspettarsi «l’arrivo di un difensore anche se poi sarebbero tutte cose in più visto che la rosa l’abbiamo completata». In realtà, oltre al centrale, serve/servirebbe un terzino destro di ruolo. Florenzi, altrimenti, non sarebbe stato inserito nella lista della tournée americana tra i centrocampisti. Il discorso vira quindi su Zabaleta: vicinissimo a inizio di luglio, lontanissimo sino a un paio di giorni fa e tornato in ballo nelle ultime ore. Sì, perché Guardiola si sta muovendo per portare al Manchester City il terzino Bellerin dell’Arsenal (con passato nella cantera blaugrana quando a dirigerla c’era anche Begiristain, ora uomo mercato della società inglese), controllato tra l’altro da un pool di procuratori dov’è presente anche il fratello di Pep. È chiaro che con Sagna (un altro che a Sabatini è sempre piaciuto) in rosa, l’eventuale arrivo dello spagnolo libererebbe Zabaleta, destinazione Roma.
CACERES IN STAND BY – Attesa negli acquisti (non va dimenticato il caso Diawara sul quale è tornato il Napoli) ma anche nei rinnovi. La Roma vorrebbe rimandare a settembre le situazioni di Nainggolan e Manolas al quale Pallotta, dopo aver glissato domenica, ha regalato una frase sibillina: «Adoro il ragazzo, ma a volte sa essere una spina nel fianco. Non credo sia infelice, prima abbiamo parlato del contratto. Al momento non abbiamo alcun interesse a venderlo anche se non sai cosa può mai succedere con i calciatori». Ad aspettare c’è anche Szczesny: entro 48 ore la questione dovrebbe essere risolta con Spalletti che attende con ansia l’arrivo del portiere negli Usa. E nella lunga lista d’attesa non va depennato Caceres, ora più vicino al Milan ma pronto – nonostante le dichiarazioni stizzite nei confronti della Roma – a correre a Trigoria al primo segnale. Il tutto a dieci giorni dal sorteggio dei preliminari di Champions che come ha ricordato il dg Baldissoni prima di partire per gli Usa, «rappresenta il momento più importante della stagione in termini di prestigio e considerando l’impatto che avrebbe sulle casse del club». Non resta quindi che attendere.
(Il Messaggero – S. Carina)
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