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Rassegna stampa

La Roma va su Xhaka, il “bad boy” tuttofare

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CALCIOMERCATO AS ROMA XHAKA – È Granit Xhaka, centrocampista svizzero di origini albanesi, classe 1992, di proprietà dell’Arsenal con contratto in scadenza nel 2023, il primo rinforzo che Tiago Pinto vuole regalare a Josè Mourinho, scrive il Corriere della Sera.

La trattativa con i Gunners e con il calciatore è già avviata: si parte da una richiesta di 25 milioni, ma la Roma conta di riuscire a scendere fino a 20 (15 più bonus) per portare alla corte dello Special One quello che può considerarsi a tutti gli effetti un suo pupillo. «È l’uomo principale dell’intera mediana dell’Arsenal – disse di lui Mou :, non potrete vederlo fino a quando non vi presterò uno dei miei occhi. Senza di lui, l’Arsenal è perso. È un leader». Un giudizio che lascia intendere come il portoghese farà di tutto per convincerlo ad accettare l’offerta giallorossa.

Fuggito da bambino con la sua famiglia dalla guerra del Kosovo, Granit ha scelto di giocare con la Svizzera, paese che lo ha accolto, mentre il fratello maggiore Taulant, difensore del Basilea, ha optato per l’Albania.

Centrocampista centrale di piede sinistro, Xhaka può ricoprire più posizioni in mezzo al campo: la sua carriera è iniziata al Basilea, è proseguita al Borussia M’Gladbach ed è poi esplosa all’Arsenal. Ha la fama di essere un vero e proprio duro, in campo e fuori. A Londra ha avuto più di un problema con Unai Emery, che gli tolse la fascia da capitano dandola a Aubameyang, ma anche con i tifosi che lo hanno spesso preso di mira.

Nel 2019, dopo una sostituzione, si era tolto la maglia e l’aveva lanciata in terra, gesto non gradito alla tifoseria che lo insultò sui social. «Vorrei incontrarli tutti faccia a faccia», fu la sua risposta. Ad Evra, che lo aveva criticato dopo un’espulsione, raccontando che Thierry Henry gli aveva rivelato che non riusciva a guardare l’Arsenal con Xhaka capitano, ha risposto: «Molte persone parlano e dicono un sacco di ca…te, così si perde credibilità».

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Anche in nazionale ha fatto spesso parlare di sé: durante i mondiali del 2018 lui, Shaqiri e Lichtsteiner furono multati per aver festeggiato il gol contro la Serbia mimando il simbolo nazionale dell’Albania: l’aquila a due teste. La candidatura di Xhaka non esclude automaticamente il possibile arrivo di uno tra Sabitzer e Koopmeiners, a patto che la Roma riesca a cedere Diawara o Villar. Per la difesa piace Jerome Boateng, libero a parametro zero dopo la fine del suo contratto col Bayern Monaco.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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