AS ROMA NEWS SPINAZZOLA ITALIA – Una telefonata, a volte, può essere un segnale di progresso, anche se il contenuto, in fondo vuole significare soltanto un arrivederci a presto. È quanto è accaduto nel colloquio fra Leonardo Spinazzola e Roberto Mancini. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, l’esterno difensivo della Roma, infatti, si è messo in contatto con il commissario tecnico per spiegargli il suo momento, chiedendogli perciò di essere esentato da questo giro di convocazioni della Nazionale. Inutile dire che Mancini ha capito benissimo la situazione, dando appuntamento al suo giocatore per la prossima volta.
Occhio all’aggettivo. Dire “suo” non è affatto una esagerazione, perché il rapporto che lo unisce al selezionatore azzurro è grande e sincero. La parabola di Spinazzola durante l’Europeo non ha avuto nulla di scenografico, ma tutto di schietto. Non è un mistero che il terzino sinistro, lo scorso anno, fosse quasi il giocatore vetrina della Nazionale, finché il destino non decise d’interrompere la sua corsa, terminata con la rottura del tendine d’achille. La storia successiva è nota e per certi versi malinconica.
Leonardo avrebbe voluto bruciare le tappe, provando a tornare in campo addirittura per dicembre, tant’è vero che la Roma lo aveva inserito (in modo beneaugurante) anche nella prima lista di Conference League. Ma i miracoli sono tali proprio perché hanno una frequenza rarissima e non pianificabile. Così a gennaio era stato lo stesso José Mourinho a sbottare, dicendo come sarebbe stato felice di riavere il giocatore anche solo a maggio.
L’effetto collaterale è stato che a marzo, perciò, l’Italia ha dovuto disputare gli spareggi mondiali senza Spinazzola, e non sapremo mai se, con lui in campo, adesso staremmo tutti virtualmente a preparare le valigie per il Qatar. Ma c’è una realtà a cui dover rendere conto e perciò il terzino, tornato in campo per giocare uno spicchio di finale di Conference League a Tirana e godersi la festa da protagonista, da tempo ha capito che il recupero del passato non si materializza solo giocando.
In questo senso, otto mesi fa era stato buon profeta il medico della Nazionale, Andrea Ferretti, preannunciando come il vero Spinazzola si sarebbe visto solo in questa stagione. In effetti, fra luci e ombre, si sta cominciando a rivedere quel Frecciarossa che è stato sempre un’arma in più per tutti coloro che lo hanno allenato. La continuità, però, è un frutto difficile da riassaporare subito, basti vedere la parabola di Nicolò Zaniolo che, dopo la lunga inattività, ha avuto bisogno quasi di una stagione di rodaggio prima di tornare ai livelli che quasi tutti gli riconoscono.
Proprio per questo Spinazzola ha scelto di saltare i due prossimi impegni con la Nazionale e lavorare con lo staff dei preparatori della Roma per cercare la migliore condizione nel più breve tempo possibile. Inutile nascondere che con il club si ci si allena in modo diverso rispetto a quello che si fa con l’Italia. L’intensità è più alta, così come i ritmi, avendo a che fare con dei preparatori che conoscono alla perfezione il soggetto su cui tarare il lavoro.
D’altronde, a 29 anni, Leonardo sa la personalizzazione è sempre più la chiave di volta per avere una carriera lunga, tanto più che l’infortunio al tendine d’achille non è mai una cosa banale, e solo la perizia e la specializzazione del professor Lempainen, in Finlandia, ha fatto sì che tutto questo possa ora essere archiviato nella casella dei brutti ricordi.
E a proposito di gestione, meglio non dimenticare come presto l’esterno comincerà il lavoro per il rinnovo del contratto, che andrà in scadenza nel 2024. Operazione voluta da entrambe le parti ma non banale, se si pensa che Spinazzola durante l’Europeo era stato informalmente sondato addirittura dal Real Madrid. Ma nel calcio non si va mai alla ricerca del tempo perduto. Per questo Leonardo – con la benedizione della Roma – sceglie di accelerare i tempi a suo modo. Mancini, in cuor suo, ringrazierà.
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