Justin Kluivert

NOTIZIE AS ROMA KLUIVERT – Justin Kluivert, invece, non si è mai perso in campo, lui che da quando è a Roma ha fatto già intravedere quello di cui è capace di fare. Strappi, doppi passi, sterzate, finte e assist. Il repertorio è completo, adesso ha bisogno solo di andare in scena dal via, a sipario appena alzato. Già, perché finora Kluivert ha giocato due delle tre partite ufficiali della Roma ed in entrambi i casi (contro Torino e Atalanta) è subentrato in corsa, nella ripresa.

Adesso, in questo ciclo di tre partite in otto giorni (Chievo, Real Madrid e Bologna) va a caccia della prima da titolare. Magari potrebbe succedere già domenica con il Chievo. Justin, ovviamente, sta provando a mettere in difficoltà fino alla fine Di Francesco. Che, a conti fatti, potrebbe decidere di dargli spazio anche a destra, magari preservando Under per la sfida di mercoledì prossimo a Madrid, con il Real, per l’esordio in Champions League.

Già, anche perché Di Francesco gli sta insegnando un modo nuovo di giocare, l’esterno moderno: un po’ più dentro il campo, un po’ più vicino alla punta centrale nel suo 4-3-3. E poi lo stare compatti in fase difensiva, quel gioco ad allungarsi e stringersi a secondo delle fasi che sembra quasi un elastico, pronto ad allungarsi palla al piede ed a riaccorciarsi quando c’è da dare una mano in fase di non possesso. Insomma, tatticamente Justin sta ancora andando a scuola, ma è chiaro che stiamo parlando di uno di quegli alunni che ha tanto talento. E che, il che non guasta, ha anche una grande voglia di apprendere.

Del resto, Kluivert sta lavorando sodo proprio per questo. Vuole lasciare il segno e vuole iniziare a farlo anche presto. Oddio, l’assist di Torino a Dzeko qualcosa lo ha già lasciato nella stagione della Roma, non fosse altro perché quella finora è l’unica vittoria giallorossa. E se Dzeko l’ha marchiata a fuoco, Kluivert ci ha messo anche il suo timbro.

(Gazzetta dello Sport)



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