ULTIME NOTIZIE AS ROMA SALERNITANA – Doppio poker di Mourinho che centra il quarto successo consecutivo nella sua stagione senza macchia, con quattro gol che lanciano la sua Roma nel gruppetto a punteggio pieno che guida la classifica, con la Juve staccata in difficoltà, scrive La Gazzetta dello Sport.
A Salerno la Roma impiega un tempo per capire come attaccare una difesa a cinque, che per ergere un muro davanti al portiere, rinuncia a tirare in porta (zero alla fine, con Rui Patricio disoccupato). Poi i giallorossi dilagano mettendo in mostra un ottimo Lorenzo Pellegrini, che apre e chiude il tabellino marcatori, stimolato dalle parole del suo tecnico che vorrebbe clonarlo.
Poi segna il solito Veretout, capocannoniere romanista con tre gol. È il centrocampista che segna di più nei massimi campionati europei: ecco il suo ottimo biglietto da visita per Deschamps, nel debutto con la nazionale francese campione del mondo. E poi attenti a Tammy: Abraham non solo segna il suo primo gol italiano, ma si lascia apprezzare per fisicità, moto perpetuo e ricerca continua degli spazi. Davvero un buon acquisto. La Salernitana regge solo un tempo, con Fabrizio Castori che si arrangia con quello che ha (difensori contati), in una rosa che così com’è farà fatica a salvarsi. Al d.s. Angelo Fabiani l’arduo compito di trovare in 48 ore soluzioni efficaci, con un budget decisamente limitato per la nota situazione societaria.
Alla vigilia Mourinho aveva previsto le difficoltà di una gara in cui trovi un avversario schierato basso dietro e che non concede profondità. Addirittura Castori in fase di non possesso tiene strette due linee con un 5-4-1 che difficilmente lascia spazi ai giallorossi. Soffre Veretout che non riesce a impostare le sue abituali transizioni e così la Roma prova sugli esterni ad aggirare il muro granata. Ci riesce solo a sprazzi, con Vina pericoloso al tiro, di sinistro dal limite.
Belec però non compie parate particolarmente difficili nel primo tempo, perché davanti a lui Jaroszynski chiude su tutti i palloni e Obi e Mamadou Coulibaly – teoriche mezzepunte – aggrediscono e difendono sui trenta metri con piglio da mediano. Il primo tempo si conclude con un dato eclatante: la Roma di Mou supera l’80 per cento di possesso palla. Mai accaduto. Solo che la filosofia del portoghese prevede verticalizzazioni veloci che stavolta non si vedono. A volte i romanisti non sanno che farsene di quella palla, senza riuscire a dare profondità.
Li trova Mou nell’intervallo, chiedendo ai suoi più movimento senza palla. E Pellegrini è il soldato perfetto del portoghese: Lorenzo approfitta di un calo di concentrazione di Aya e suggerisce a Vina l’assist, il resto lo fa un non impeccabile Belec. Sbloccata la partita, cambia tutto per la Roma che ora riesce a metterla sul suo binario preferito, quello delle transizioni rapide.
Lo capisci da come Veretout ora sta più alto, pronto in fase conclusiva. E il francese poco dopo si fa trovare puntuale a chiudere l’azione più bella, quella del 2-0: Abraham è lesto centralmente a servire indietro Mkhitaryan, che di prima manda dentro Veretout: marcatura facile. Partita in ghiacciaia ma non per Tammy che continua a sbattersi alla ricerca affamata del suo primo gol in giallorosso. Che arriva con una bella girata di destro dal limite, su assist di Carles Perez. Interessanti davvero i movimenti di questo ragazzo inglese che, migliorando l’intesa e ascoltando i consigli del suo allenatore, può diventare un protagonista assoluto del nostro campionato.
Detto che il tonfo nella ripresa degli avversari è stato rumoroso, la Roma ha mostrato pazienza e convinzione nei propri mezzi. E non è un caso che Mourinho abbia iniziato la ripresa con gli stessi uomini: voleva fossero loro a vincerla e così è stato. Segno di maturità. E competitività. Se si sapeva che – nonostante gli esuberi – quella giallorossa fosse una rosa di qualità, l’ottima partenza fra campionato e Conference League dà fiducia a tutto l’ambiente. E questo non era scontato. Se poi Mou ottenesse dal club un centrocampista di contenimento (Villar ieri è stato lasciato in tribuna), sarebbe la ciliegina. Ma così com’è questa Roma sarà protagonista in campionato.
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