«Grazie a nome di tutti i tifosi del mondo». Si chiama Vittorio, è abbonato dal ’19, ed è il tifoso della Roma che ha messo d’accordo una città intera. Domenica sera, in vista della partita con la Juventus, Vittorio si è recato armato di sciarpa e cappellino rigorosamente in curva A. L’episodio è stato raccontato sulla pagina Facebook ‘Romanisti fuori moda’. «Stavo venendo allo stadio, mi è preso il colpo della strega – ha raccontato Vittorio a chi voleva dargli una mano – Non ho parenti, sono morti tutti». «La curva? – ha proseguito Vittorio – Ho 83 anni, ma sono un vecchio curvarolo», ha sorriso.
«Questa frase mi ha fatto stringere il cuore» racconta Alberto Drasser, giovane tifoso romanista che ha aiutato Vittorio nel percorso verso lo stadio. La storia in poche ore ha fatto il giro del web. Commuovendo tifosi romanisti, ovviamente, ma anche laziali. «Un tifoso così è degno del nostro rispetto», scrive Cristiano. «E’ stato un onore per me accompagnarti al tuo posto, condividere una serata piena di emozioni», racconta un affiliato del gruppo Fedayn.
«Vittorio? Va allo stadio da 70 anni oramai – racconta Fabrizio Volpini, romano e nipote del supertifoso – Vive a Trastevere, tutti lo chiamano ‘Manfredina’. I suoi due fratelli purtroppo sono morti. Non si è mai sposato, tutte le domeniche va allo stadio a vedere la Roma. La squadra, insomma, è la sua vita», continua.
Sono in tanti, adesso, a chiedere alla società di regalargli un biglietto, una visita alla squadra, una giornata, insomma, da ricordare. Un premio? Magari. «Ho sentito zio Vittorio al telefono – conclude Fabrizio – È ancora un po’ acciaccato con la schiena. Ma sogna di incontrare la squadra, magari a Trigoria, per passare una giornata speciale». Dopo 83 anni, Vittorio, forse, se lo merita.
(Il Messaggero – G. Lengua)
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