La tentazione c’è: Totti titolare anche contro l’Inter. Spalletti deciderà oggi, se non domattina, ma valuta l’ipotesi, che comunque resta improbabile sotto il profilo della gestione fisica di un calciatore quarantenne: Totti ha giocato 90 minuti giovedì contro l’Astra Giurgiu e altri 45 domenica scorsa a Torino. L’allenatore deve valutare quanto possa essere conveniente, nell’immediato e in prospettiva, chiedere uno sforzo supplementare al capitano acclamato dal mondo.

PRURITO – Di sicuro, Totti ci spera. Si sente bene, integro e agile, e ha capito di poter essere ancora determinante per la squadra. E’ vero, è stato utilizzato parecchio in questa settimana ma dopo Roma-Inter potrà riposare, visto che il calendario prevede la sosta per lasciare spazio alle nazionali. In ogni caso, se non dovesse giocare dall’inizio, sarebbe un plusvalore per il secondo tempo, quando le squadre comprensibilmente abbasseranno il ritmo della partita.

LAVORO – Ieri Spalletti, come promesso, ha fatto ripartire «la rumba»: due allenamenti, ancorché blandi, la mattina e il pomeriggio, con un’ora abbondante passata davanti al video a conoscere meglio l’Inter nei punti di forza e in quelli deboli. I giocatori hanno passato l’intera giornata a Trigoria, per scontare la punizione successiva alla sconfitta contro il Torino. Difficile trarre indicazioni tattiche, gran parte dei dubbi di formazione verrà sciolta dopo l’allenamento di rifinitura in programma oggi pomeriggio.

ATTACCO – La prima incognita riguarda Edin Dzeko, rimasto in panchina per novanta minuti nella serata di coppa come El Shaarawy. Nella logica del riposo dovrebbe partire titolare domani sera. Ma le indicazioni emerse nei giorni scorsi lasciano credere il contrario e quindi il ricorso al tridente leggero, con Perotti più avanti di tutti nel 4-2-3-1 che Spalletti pensa di dover confermare per tenere la squadra in equilibrio. Ma molto dipenderà dalle condizioni dei centrocampisti: Nainggolan ieri al sito della Roma ha ammesso di essere «calato» nel rendimento, Strootman non si è fermato un attimo, De Rossi è fresco ma non sembra al top, Paredes sta migliorando ma ancora non convince al cento per cento sotto il profilo della personalità. Non è escluso che Spalletti riporti qualche metro più avanti Florenzi, in modo da proteggere di più la difesa e tenere Bruno Peres nel ruolo naturale di terzino destro. In questo caso, verrebbe confermato l’ex interista Juan Jesus come terzino sinistro.

POCO PUBBLICO – Aspettando Vermaelen, alle prese con la pubalgia, la coppia centrale sarà ancora composta da Manolas e Fazio. Sarà un posticipo per pochi intimi, comunque: sono attesi non più di 35.000 spettatori, con soli 300 tifosi dell’Inter nel settore ospiti. E’ il segno dei tempi che cambiano. In peggio.

(Corriere dello Sport – R. Maida)



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