NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO – L’universo di Zaniolo ha rubato la scena del calcio non solo per le giocate da campioncino di Nicolò, ma anche per la vetrina che – tra storia e social – si sono meritati papà Igor, mamma Francesca (Costa, romana e romanista in tempi non sospetti) e sorella Benedetta si sono ritagliati da tempo il loro spazio.
Se il romanista ha la parola «Family» tatuata sul braccio, il motivo c’è. L’unione infatti è totale, nonostante Igor porti avanti il bar a La Spezia e Francesca abiti coi figli a Roma. Anzi, la mamma è anche l’autista ufficiale di Nicolò direzione Trigoria, visto che la patente deve ancora arrivare. Tra l’altro, scuola a parte (si è fermato per ora al 3° anno di Scientifico), uno dei pochi motivi di discussione col papà che, vista l’età, di sicuro penserà anche a quando il ragazzo avrà dei flirt veri.
Immaginiamo presto. E qui apriamo un altro fronte, quello (tipicamente italico) del rapporto fra mamma e figlio, in cui la lezione di Sigmund Freud sul complesso di Edipo – per chi ci crede – la fa da padrone. Se Francesca pare faccia selezione (abbastanza) critica sulle tante ammiratrici che contattano Nicolò, anche il ragazzo è geloso (si fa per dire) della popolarità che ha conquistato la bella madre sui social. Le sue «storie» quotidiane impastate di passeggiate e corse intorno al laghetto dell’Eur (abitano non lontano), le borse di gran classe messe in mostra, i video dei tifosi e della Curva Sud, ormai fanno tendenza, tant’è che anche i compagni di squadra di Nicolò nello spogliatoio qualche battutina scherzosa non se la fanno mancare.
Per ritrovare dei complimenti così grandi ad un baby azzurro bisognerebbe ritornare al settembre 2004, quando Lippi incoronò l’esordiente De Rossi con queste parole: «Ha le doti per diventare il Lampard o lo Gerrard italiano». Guarda caso, proprio gli stessi esempi fatti per Zaniolo.
(Gazzetta dello Sport)
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