Luciano Spalletti, allenatore della Roma

Dal primo all’ultimo giorno: Luciano Spalletti divide i tifosi della Roma. Almeno nelle radio e sui social network, perché poi il pensiero dei 65 mila dell’Olimpico è stato abbastanza netto. C’è però una cosa che unisce quasi tutti: le critiche sono all’uomo Spalletti, alla sua gestione del caso Totti, alla poca chiarezza sui perché dell’addio e non sono praticamente mai rivolte all’allenatore.

RECORD E POLEMICHE – Ecco perché, al netto di qualche fotomontaggio che strappa un sorriso (virale è quello in cui Luciano Spalletti è rincorso da un Carletto Mazzone imbestialito, con Totti che prova a fermarlo), la sensazione è che l’addio del tecnico venga visto da molti come una sconfitta: «Se ne va un grande allenatore ma un piccolo uomo», si legge spesso. E il riferimento, neppure troppo velato, è alle parole di Ilary Blasi alla Gazzetta dello Sport. Era settembre, sembra una vita fa, perché allora Spalletti godeva di tanta popolarità. «Grazie di tutto, mister si legge su Facebook . Anche se io preferisco ricordarti come quello del 4-2-3-1 e non come quello delle galline del Cioni».

TUTTO IL RESTO È NOIA – Se nel congedarsi Spalletti cita Califano e la sua «Non escludo il ritorno», c’è chi replica così: «Tutto il resto è noia adesso, pensiamo solo alla Roma». Roma che in due giorni ha salutato capitano e allenatore: «Non li paragoniamo dice un ascoltatore in una delle radio della Capitale. Spalletti, pur bravissimo, è uno dei tanti. Totti è unico». Così unico, e inimitabile, che a molti dà fastidio il continuo citarlo in conferenza: «Per Spalletti mi dispiace, per Luciano no». La polemica è servita, perché chi difende l’ormai ex allenatore riprende le parole di Daniele De Rossi: «Vedremo se chi arriverà farà meglio. Lui odiava la stampa e il tottismo, ma amava la Roma. Ed è stato fermato solo da una grande Juventus». E Porto, Lione e Lazio? Dettagli, si discute solo di Francesco Totti e della comunicazione, ma la malinconia per quello che poteva essere e non è stato è tanta: «Ciao Luciano, la bellezza che ci hai regalato tu scrive tale Andrea su Facebook non ce l’ha regalata nessuno negli ultimi 10 anni. Ma, come diceva proprio Califano, “quanta gente c’ha tanti soldi e l’amore no. Stamo mejo noi che nun magniamo mai”».

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli)



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