Svaligiata la casa del calciatore della Roma Edin Džeko. I ladri hanno fatto irruzione nella sua villa di Casal Palocco alle prime luci di ieri mattina. Il giocatore giallorosso non ha avuto neanche il tempo di esultare per la doppietta segnata ai danni del Sassuolo che il dopo-trasferta in Emilia Romagna si è trasformato nel giro di poche ore in un incubo. «Ho visto delle ombre, sembravano degli uomini incappucciati», ha raccontato la compagna del bosniaco ai carabinieri di Ostia che ora nel massimo riserbo conducono le indagini.

LA RICOSTRUZIONE Secondo una prima ricostruzione fatta dai militari, i malviventi si sono introdotti nell’abitazione dopo aver scavalcato il muro di cinta e attraversato una porta finestra. Erano le quattro e trenta di mattina. La donna era sola in casa a quell’ora. Il raid è durato solo pochi minuti. Il tempo di rubare i soldi in contanti e due borse griffate appartenenti alla fidanzata del calciatore. Gli sconosciuti hanno arraffato ciò che hanno trovato nella immediata disponibilità. Stando agli elementi in mano agli inquirenti, sarebbe stata la presenza di lady Džeko a mettere in fuga i ladri. Al vaglio degli investigatori, però, ci sono alcuni particolari che tingono di giallo i contorni della vicenda. A partire dal mancato funzionamento del sistema d’allarme. La donna infatti avrebbe raccontato ai carabinieri di averlo azionato prima di andare a dormire ma in realtà l’antifurto non è mai scattato. Gli uomini del 112 non escludono che possa esserci stato anche un sabotaggio all’impianto. Circostanza che farebbe ipotizzare che ad agire sia stata una gang specializzata in furti in villa e non principianti improvvisati.

L’IDENTIKIT Qualcuno spiava le abitudini del calciatore e della sua fidanzata? A questo interrogativo stanno cercando di rispondere adesso i carabinieri. Nella serata di mercoledì non era certo un segreto che il giocatore giallorosso fosse impegnato con la squadra nella partita di campionato contro il Sassuolo e forse per questo i ladri hanno aspettato il momento giusto per poter colpire. Hanno approfittato dell’assenza di Džeko e hanno scelto di fare irruzione quando in casa c’era solo la giovane. I carabinieri sono partiti dalla testimonianza della compagna del calciatore e da una bozza di identikit con poche caratteristiche. I due uomini raffigurati, infatti, indossavano un berretto per coprire gli occhi e il volto. L’unico indizio utile riguarda i tratti somatici molto marcati in uno dei due. Molto probabilmente potrebbe trattarsi di persone dell’est-Europa che dopo aver acciuffato il bottino si sono date alla fuga, perdendosi tra il dedalo di strade che fa di Casal Palocco quasi un labirinto. I malviventi non hanno neanche cercato la cassaforte nè hanno effettuato effrazioni. Ad infittire il mistero, c’è poi anche il caso delle telecamere della videosorveglianza. Da quanto trapela dalle indagini, il circuito non sembra aver ripreso nulla. Come se ci fosse stato un black-out.

LE INDAGINI I rilievi scientifici non hanno dato al momento alcun riscontro. Sono state isolate delle impronte che dovranno essere incrociate con quelle presenti nei database delle forze dell’ordine. Non ci sono stati segni di manomissione della serratura, né vetri danneggiati. Con tutta probabilità, i malviventi sono entrati attraverso la porta-finestra, ricorrendo all’uso di un frammento di radiografia o a una tessera di plastica. Non è la prima volta che a Casal Palocco vengono prese di mira case vip da parte dei ladri. Tra i casi più recenti il colpo nella villa Nainggolan lo scorso aprile e, ancora prima, i furti in casa di Gervinho a Natale del 2014 e in quella di Doumbia a Nuova Palocco a giugno dello scorso anno.

(Il Messaggero – M. Polisano)



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