Rassegna stampa
L’agenda di Fienga: il futuro di Dzeko, la fiducia a Fonseca e Zaniolo da star
NOTIZIE AS ROMA FIENGA – È la settimana della verità, quella in cui ci si ritrova per ripartire. E iniziare a costruire. Ad iniziare ovviamente dal raduno della Roma, previsto per giovedì prossimo (giornata che sarà dedicata esclusivamente ai tamponi), con il ritiro che invece partirà ufficialmente a Trigoria il giorno dopo, il 28.
Ma è anche la settimana in cui il Ceo Guido Fienga si troverà a confrontarsi con alcune situazioni chiave nell’universo giallorosso attuale: quella legata alla permanenza o meno di Dzeko in giallorosso, quella che prevede un confronto diretto con Paulo Fonseca e quella che porterà all’ulteriore valorizzazione di Nicolò Zaniolo.
Dzeko è tornato da poco da Dubrovnik e ora sta passando qualche giorno di vacanza con la famiglia in Costiera Amalfitana. Entro mercoledì sarà di ritorno a Roma, a quel punto si confronterà direttamente con Fienga per capire meglio la situazione attuale. Edin vuole capire i programmi della Roma, verificare se ci sarà già la possibilità e la voglia di competere nella prossima stagione, di fatto la prima dell’era-Friedkin (Dan e Ryan nei prossimi giorni potrebbero anche sbarcare ufficialmente a Roma).
All’orizzonte, infatti, c’è la Juventus che preme, Pirlo lo ha indicato come il rinforzo ideale per il suo attacco. La Roma, però, non intende cederlo. Almeno per ora, almeno allo stato attuale. Se poi invece dovesse essere Dzeko a chiedere di andar via, allora le cose cambierebbero. La Roma, però, lo valuta 15 milioni di euro e quei soldi – in caso – pretende. O cash o come eventuale valutazione in qualche scambio che possa permettere ai giallorossi di fare anche una buona plusvalenza (considerando che a bilancio è a 2,4 milioni).
Nello scambio con la Juventus potrebbero entrare eventualmente Romero, Bernardeschi e Rugani, forse Demiral. La Roma, però, in caso dovrebbe trovare altrove un’alternativa, visto che Higuain è un nome che non interessa più. Milik è difficile, soprattutto se il Napoli continuerà a valutarlo 40 milioni a dodici mesi dalla scadenza. Allora si potrebbe andare su qualche svincolato di lusso come Mandzukic o Chupo-Mouting (ieri nella finale di Champions con il Psg). Ma potrebbe esserci anche una strada che può portare a Piatek, che però solo sei mesi fa è stato pagato dall’Hertha Berlino la bellezza di 27 milioni.
E poi Fienga si troverà a tavolino anche con Fonseca, pronto a plasmare la seconda Roma della sua storia. Il portoghese chiederà spiegazioni circa le voci relative all’inserimento di un tattico italiano nel suo staff tecnico, voci però che a Trigoria non trovano conferma alcuna. Insomma, da questo punto di vista ci vorrà poco a tranquillizzare l’allenatore, perché — appunto – sono solo voci e basta. Piuttosto, Fonseca vorrà invece capire quanta fiducia la società ripone ancora in lui. Esattamente come Fienga vorrà invece capire quanta «fame» ha il portoghese, consapevole che la Roma non si può permettere di sbagliare anche la prossima stagione. Ci si confronterà, per cercare anche di darsi una mano a vicenda nella risoluzione degli eventuali problemi.
E poi c’è la situazione di Zaniolo, che delle tre è sicuramente la mano urgente, la meno impellente. Se ci sarà occasione Fienga parlerà anche con lui, per ribadirgli come la Roma voglia farne fino in fondo un uomo simbolo, uno di quelli su cui costruire il futuro non solo tecnico, ma anche a livello di immagine. Ovviamente presto, a mercato finito, ci sarà anche l’occasione di poter parlare di un eventuale ritocco al nuovo contratto. Zaniolo ci tiene, vuole arrivare a guadagnare una base di almeno tre milioni di euro (più bonus), contro i 2,2 che ha portato a casa nella stagione appena conclusa. La Roma per ora non ha fretta, avendogli rinnovato il contratto appena un anno fa. Ma sa che è un passo che dovrà essere fatto…
(Gazzetta dello Sport)
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