AS ROMA NEWS INFORTUNI ADDUTTORI – Dall’adduttore di Solbakken all’adduttore di Mancini. C’è una nuova antipatica tendenza nel mondo Roma: otto infortuni muscolari dopo poche settimane di lavoro e appena tre partite giocate. L’anno scorso erano 11 alla fine di un ciclo di 9 partite. La media è praticamente raddoppiata e preoccupa, scrive il Corriere dello Sport.
A cominciare da Paulo Dybala, che ha sentito il primo fastidio (adduttore anche lui il 6 agosto: dopo aver segnato un gol magnifico nell’amichevole di Tolosa, chiese il cambio per la classica pizzicata sul la coscia). La squalifica ereditata dallo scorso campionato, che lo ha costretto ha saltare la prima contro la Salernitana, ha fatto passare in secondo piano il suo infortunio. Ma Dybala ha dovuto gestirsi con cautela, saltando allenamenti preziosi, per essere disponibile già il 25 agosto a Verona. Risultato: partita grigia e nuova sostituzione per il dolore allo stesso punto, nel momento di maggiore difficoltà per la squadra. Segno di non avvenuta guarigione o comunque di scarsa sicurezza del giocatore.
Ma se Mourinho non è ancora salito sul tram del campionato, molto dipende dalle difficoltà dei suoi campioni. Non solo Renato Sanches, di cui si conosceva la fragilità e che spera di rientrare a breve: finora i tifosi l’hanno solo intravisto con la Salernitana il 20 agosto. Prendete il capitano: Pellegrini ha avuto un problema (all’adduttore) a Verona, è rimasto a riposo per qualche giorno con la certezza di giocare non più di mezz’ora la sfida del primo settembre contro il Milan. Invece l’infortunio di Aouar (flessore: niente di gravissimo) lo ha obbligato ad alzarsi dalla panchina già nel primo tempo. Stavolta anche Mancini si è schiantato contro la maledizione dell’adduttore. E lascia un vuoto non banale nella Roma. Oggi come oggi sono disponibili Smalling, Llorente e N’Dicka.
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