NOTIZIE AS ROMA GIORGIO ROSSI – C’erano proprio tutti. La Roma di ieri e di oggi, i tifosi, la gente comune. Tutti a Don Bosco, nella Basilica di San Giovanni Bosco per salutare Giorgio Rossi, il massaggiatore storico tra il 1975 e il 2012 scomparso nella notte di domenica al Sant’Eugenio a quasi 88 anni. Un pezzo di storia romanista.
Davanti a tutti i gruppi principali della Sud, che hanno voluto portare la bara e che gli dedicheranno un altro striscione domani sera, Di Francesco, De Rossi e Totti (che ha lasciato la chiesa in lacrime) sono sfilati tra gli applausi dei circa 500 presenti.
«Quando è nata mia figlia mi ha accompagnato in clinica. Lo voglio ricordare non come capitano, ma come quel ragazzino che dimenticava la cinta e lui mi dava la sua», ha detto De Rossi. Di Francesco ha ricordato quando, da giocatore, si operò al polmone e Giorgio Rossi gli teneva la mano mentre Totti (che non è riuscito a trattenere le lacrime) si è limitato a dire: «Era come un papà».
Qualche ora prima nella camera ardente ha portato il suo saluto anche Spalletti: «Lui non massaggiava solo con le mani, lo faceva con il cuore». Tanti gli ex romanisti presenti (Zeman, Giannini, Rosella Sensi, Conti, Nela, Candela, Cervone, Chierico, Rosi Aquilani e Perrotta), tante le lacrime per Giorgio. Per tanti un papà, per altri un amico, per tutti un mito.
(Leggo – F. Balzani)
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