(Il Tempo – V. Lo Russo) Una città che si colora di giallorosso, stile scudetto, è quello che la soscietà si aspetta a suon di appelli. Tra bandiere, striscioni e maglie appese, affinchè quella di questa sera sia una grande festa. Ma soprattutto niente scontri, disordini e quant’altro, solo una squadra che tenta la sua seconda impresa della storia. Le iniziative partono da Trigoria per arrivare nelle case di tutti i tifosi romanisti. E quando c’è il nome e la faccia di un certo Francesco Totti, allora il messaggio spicca il volo. «Coloriamo la città! Per fare prima, mi porto anche questi 2 amici», il suo sorriso tra due fotografie del Totti giovanissimo, quale migliore immagine per caricare un ambiente già pieni di calore di suo.
Prosegue dopo Totti il lavoro motivazionale del direttore sportivo Monchi che, dopo aver affisso cartelli nella pancia dello stadio Olimpico subito dopo il Chievo, questa mattina, tramite social, ha invitato la città a colorarsi di giallorosso in vista della semifinale di ritorno contro il Liverpool: «Mi piacerebbe che Roma fosse tutta giallorossa, che tutti i tifosi romanisti esponessero le bandiere sui balconi e facessero capire al mondo che Roma tifa Roma – le parole del ds riportate dall’account Twitter del club – lui insieme all’ex capitano provano a dare un segnale importante al controverso mondo della tifoseria. In questo momento in cui si parla di violenza, facciamo capire che il tifoso della Roma non è violento».
Insomma è il momento di dimenticare l’odio e di tifare e basta. Perché solo due volte nella storia di questa società è capitato. Lo fa notare lo stesso direttore sportivo nell’incoraggiare i tifosi a comportarsi bene e soprattutto ed essere uniti. Perché solo con questi ingre- dienti si può compiere il miracolo. «Battere il Liverpool è più difficile che battere il Barcellona-sottolinea il dirigente- Ogni nonno, nipote, figlio, padre, madre: mercoledì giocano tutti». Non può mancare l’appello del direttore generale Mauro Baldissoni che sempre tramite Twitter cinguetta: «A Roma non serve attendere il tramonto per vedere giallorosso». Vedremo solo oggi se questo tramonto sarà memorabile.
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