ULTIME NOTIZIE AS ROMA ATALANTA – L’Atalanta, dopo aver schiacciato la Roma per almeno 60 minuti e creato una decina di palle gol, a stare stretti, è riuscita nell’impresa di farsi raggiungere e tremare fino alla fine, scrive La Gazzetta dello Sport.
Ok, galeotta l’espulsione di Gosens per doppio giallo nel secondo round. Ma dopo tanti errori la beffa era nell’aria. Per la classifica poco male: l’Atalanta resta agganciata alla Juve e sarebbe terza, perché in vantaggio negli scontri diretti. Per i sogni invece, ci sarà un brusco risveglio, perché la banda Gasp ha perso un’ottima occasione per insediarsi al secondo posto, traguardo che ancora le manca in questo magnifico ciclo.
Può solo incolpare se stessa e la sua, sana, follia. È incredibile come l’Atalanta sia la squadra che ha segnato più di tutte in A, e nello stesso tempo sbagli così tanto. Significa che la produzione industriale su larga scala di palle gol funziona sempre ma i suoi interpreti sotto porta no. All’Olimpico si sono superati.
La Roma cercava di reagire ma sembrava uno sparring partner attento a restare in piedi senza provare a colpire. Le tante palle recuperate, e le azioni con scambi in velocità si trasformavano in attacchi micidiali. Fino agli ultimi metri.
La squadra giallorossa è stata sopraffatta a centrocampo, con un Villar disperso nel labirinto della costruzione. Solo a inizio secondo round, con Bruno Peres al posto di Calafiori, già ammonito e intontito dalle incursioni di Maehle (che per sua fortuna sbagliava i cross), è sembrata più viva o perlomeno reattiva.
Ed ecco il castigo inflitto da Cristante con un tiro da 28 metri dove Gollini era in ritardo come i treni delle nostre ferrovie. Primo tiro in porta della partita per la Roma, che alla fine si è meritata il pareggio.
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