Maurizio Sarri

AS ROMA NEWS DERBY LAZIO SARRIIl derby per decollare davvero. Perché i progressi degli ultimi mesi sono evidenti, ma manca ancora una perla, scrive La Gazzetta dello Sport. Perché la doppietta nel derby alla Lazio è attesa da dieci anni (e la vittoria in trasferta da cinque) e perché, alla prima stagione in panchina, un solo allenatore nella storia della Lazio è riuscito battere la Roma due volte su due: quello Sven Goran Eriksson che in biancoceleste ha vinto qualcosa come sette trofei, tra cui uno scudetto e due coppe internazionali.

Questo derby per Maurizio Sarri conta molto più di quanto si potrebbe pensare. Segna il confine tra una stagione abbastanza anonima, anche se non deludente ed una molto promettente anche se non ancora esaltante. “È una partita importante, ma è troppo sentita dalle due tifoserie. Bisogna far bene nel derby, come bisogna far bene durante tutta la stagione“.

Ieri, però, il tecnico toscano è tornato sui suoi passi per dare al derby quel che è del derby: “Questa è una partita a parte, è una gara unica. Non c’entra la classifica, noi giochiamo solo per il derby“. E poi, come se non bastasse, c’è anche il confronto con Mourinho

Che giovedì, dopo il match di coppa col Vitesse, ha lanciato la sua provocazione: “Noi siamo qui, altri sono sul divano a fumare una sigaretta (chiara allusione al tecnico della Lazio, noto tabagista, ndr)“. 

La risposta di Sarri è giunta ieri, ma in punta di fioretto: “José arriva in ritardo, perché da alcuni giorni ho smesso di fumare… Poi non so, magari tra qualche giorno ricomincio…“. E poi più serio: “Non sento nessuna rivalità con Mourinho, noi non siamo più importanti delle squadre che alleniamo. Le volte che ci ho parlato mi ha fatto sempre una buona impressione“.



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