Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO CONFERENCE LEAGUE – Forse José Mourinho non aveva messo in preventivo di vincere subito a Roma. Di certo non si aspettava di essere innaffiato di champagne dai suoi giocatori durante la conferenza stampa e di finire a cantare “campeones” davanti ai giornalisti insieme a Mancini, Spinazzola, Bove e Zalewski, scrive La Gazzetta dello Sport.

Ha riportato un trofeo a Roma dopo ben 14 anni, trofeo che lo fa entrare di diritto nell’olimpo degli immortali giallorossi. Ma le lacrime di fine gara sono state una delle cose più belle della finale di Mou. Sincere, sentite, sintomo di un sentimento che José covava dentro da tempo. “Ci sono tante cose che mi passano in testa in questo momento – dice l’allenatore della Roma – I tifosi? Sono qui da undici mesi, ma ho capito subito che questa gente è incredibile. Ai ragazzi, invece, prima della partita ho detto che a Torino avevamo fatto quello che dovevamo fare, il nostro lavoro di una stagione. Stavolta invece non era lavoro, ma storia: da scrivere o meno e l’abbiamo scritta“.

Già, con una vittoria che inevitabilmente resterà negli annali per sempre. “Nella storia della Roma e anche mia – continua Mou – Ho saputo da poco che solo io, Ferguson e Trapattoni abbiamo vinto dei trofei europei in tre decadi diverse. Questo mi fa sentire vecchio, ma è una cosa bella per la mia carriera“. Qualcuno punta su di lui altrove. “Ma io resto qui, non c’è dubbio. Mi sento romanista al 100%, come in passato sono stato interista o portista. Sono di tutti quelli che con me creano una famiglia, cercano un obiettivo, stanno insieme nei momenti difficili e di gioia. Ora bisogna capire cosa vogliono fare i nostri proprietari, che sono onestissimi, per la prossima stagione. Possiamo dare seguito a questo progetto, definire la direzione“.



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