Rassegna stampa
Le lacrime di Zaniolo dopo il ko. Il medico: “Grave distorsione”
NOTIZIE ITALIA INFORTUNIO ZANIOLO – Quella scena terribile dev’essergli passata davanti agli occhi come un brutto film dell’orrore mentre cadeva urlando. Quella scena che sembrava ormai cancellata, dimenticata, sepolta. Roma-Juve, 12 gennaio scorso: il ginocchio destro di Nicolò Zaniolo fa crac sotto gli occhi di Mancini. Come se il motore del suo corpo fosse troppo potente per la carrozzeria. Addio Europeo.
Ma l’Europeo l’aspetta, spostandosi al 2021. Ieri sera, però, l’azzurro ha rivissuto quegli attimi quando ha incrociato Van de Beek ed è caduto di peso, gli occhi sbarrati dalla paura, le lacrime. L’altro ginocchio, il sinistro. S’è capito subito che poteva essere grave. «Una distorsione molto importante», ha spiegato il dottor Ferretti al 90’. Sperando non sia peggio, cioè il crociato. «Soltanto dopo gli esami avremo una diagnosi definitiva».
In tarda serata è stato Roberto Mancini a regalare un po’ di speranza: «Dopo l’infortunio Nicolò era molto preoccupato. Sono stato nello spogliatoio e l’ho trovato più sereno. Non aveva grande dolore. Possiamo sperare non sia grave come l’altra volta». L’altra volta, quella sera a Roma, s’erano infortunati in due: lui e lo juventino Demiral. Hanno recuperato velocemente, Demiral ha giocato, Zaniolo idem e stava correndo verso la piena ripresa. Aveva lavorato duramente in questi mesi, dopo l’operazione del professor Mariani. Aveva ripreso a correre ad aprile sul tapis roulant. Pronto per tornare in campo.
Dagli spogliatoi di Amsterdam arriva un’altra immagine rassicurante: Zaniolo lascia lo stadio camminando, con la gamba sinistra fasciata, ma senza stampelle, e raggiunge il pullman da solo. Adesso bisogna aspettare. La Roma comunica ufficialmente: «Ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio sinistro durante Olanda-Italia. Nella mattinata di martedì (oggi, ndr ), rientrato a Roma, sarà sottoposto ad approfondimenti diagnostici e clinici per valutare l’entità dell’infortunio».
Per il c.t., Zaniolo è un punto fermo di questa Nazionale: 7 partite (2 gol). Era entrato nel secondo tempo contro la Bosnia, prima davanti a destra e poi mezzala. Era titolare in Olanda nella linea d’attacco con Immobile e Insigne. Una bella rovesciata, un paio di fughe, poi lo scontro abbastanza casuale. Zaniolo sbatte su Van de Beek con il ginocchio destro, quello infortunato, ma si tocca il sinistro. Van de Beek sembra indispettito, come se l’italiano faccia scena, poi capisce che la disperazione è sincera.
Arrivano gli azzurri, il dottor Ferretti, e tutti fanno mulinare le braccia chiedendo il cambio. Minuto 42: entra Kean, lui esce camminando e non, come a Roma, in barella. Altro particolare che concede ottimismo. Capitan Chiellini rivolge un augurio al compagno: «Ci dispiace per Zaniolo, speriamo non sia quello che tutti temono. Incrociamo le dita per lui». Per scacciare la grande paura che sia ancora un crociato.
(Gazzetta dello Sport)
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