(Il Tempo – M. Vitelli) James Pallotta torna a parlare degli organi d’informazione che gravitano intorno alla Roma e lo fa con frasi inequivocabili. Dopo aver dichiarato a settembre che «esiste un disegno dei media per affossare la Roma e l’allenatore» ora riparte all’attacco. Ospite a Boston della Sloan Sport Analytics Conference, il presidente giallorosso svela il motivo che lo ha spinto a creare una radio ufficiale della società. «Abbiamo avuto bisogno di farlo per combattere le altre nove che sparano m… tutto il giorno». Questa la traduzione riportata, anche se letteralmente sarebbe stato più corretto dire «inventano falsità tutto il giorno». Parole forti che l’allenatore giallorosso Eusebio di Francesco, sollecitato in conferenza stampa ad esprimere la sua opinione, commenta così: «Io faccio prima, le radio non le sento». Arrivano invece le reazioni di alcuni comunicatori dell’etere romano.
«Nella vita parlano i risultati – dice Massimiliano Magni di Retesport – se l’obiettivo della creazione di una radio ufficiale della AS Roma era quello di zittire le altre mi sembra non sia stato raggiunto. Pallotta dovrebbe pensare di più ai titoli vinti da quando c’è lui, cioè zero, e al bilancio in crisi». Ilario Di Giovanbattista, speaker di Radio Radio, non si sente chiamato in causa. «Noi non parliamo solo di Roma, quindi credo non si riferisse alla nostra emittente. Detto questo, comunque, credo che Pallotta senta il terreno franargli sotto i piedi e stia cercando di dare parte della colpa a qualcuno. Continua a vendere i giocatori migliori, quando costruirà una squadra vincente?». Piero Torri di Tele Radio Stereo, l’analizza in questo modo: «Né io né la radio per la quale lavoro ci sentiamo coinvolti. Pallotta avrebbe fatto meglio a stare zitto, la sua uscita è inopportuna. Però aggiungo una cosa, chi si offende confessa la sua malafede e a Roma più di qualcuno si sarà offeso». Conciso Max Leggeri di Centro Suono Sport: «Chissenefrega». E poi c’è il Galopeira, al secolo Riccardo Angelini, che invece esce dal coro. Durante la diretta sui 92.7 Fm, infatti, accetta di buon grado le parole del numero 1 romanista. «Pallotta non ha tutti i torti e mi ci metto anch’io».
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