Diego Perotti

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli) Si ferma Perotti si ferma la Roma. Magari è soltanto una coincidenza, ma il periodo con più ombre che luci della squadra ha coinciso anche con il periodo no dell’uomo Champions: i gol contro Genoa della scorsa stagione e Qarabag quest’anno restano preziosissimi, in tutti i sensi, ma da quando l’argentino si è fermato (in campionato non segna dal derby) la Roma ha faticato tantissimo. «Abbiamo perso punti e lucidità nelle ultime gare», ammette Perotti nell’intervista a «Crack Deportivo» di qualche giorno fa.

GUANTONI E PALLONI – Quando ha parlato, la Roma doveva ancora battere il Verona, partita in cui è sceso in campo per un quarto d’ora scarso. Anche contro la Samp, in casa, era entrato nella ripresa, non gioca dal primo minuto da un mese (contro l’Atalanta) e nelle ultime settimane ha pure dovuto convivere con un fastidio muscolare che non lo ha fatto prima giocare e poi allenare al meglio. Domenica col Benevento dovrebbe tornare dal primo minuto, la Roma ha bisogno non tanto dei suoi gol, quanto delle sue giocate. Orfana di Salah, la fantasia della squadra passa dai suoi piedi: «E’ un giocatore difficile da trovare – spiega- perché faceva molti gol, ma correva anche molto. C’è dispiaciuta la sua partenza, cerchiamo di non far sentire la sua mancanza, ma non è facile. Non credo che durerà tantissimo al Liverpool (“durerà non più di mezz’ora”, la frase precisa, ndr), andrà via, qualcuno lo prenderà». Intanto, lui, cioè Perotti, si è preso i guantoni di Alissonper regalarli al figlio Francesco, innamorato del calcio.

INTER, NAPOLI E JUVE – Innamorato lo è pure lui: del Boca, dove spera «di tornare un giorno, se vorranno», della Roma «che mi rende felice e comodo, tanto che ho appena rinnovato il contratto» e della palla in generale «visto che diamo molta più importanza a questa che alla palestra, che è quasi un’opzione per noi giocatori qui, spesso vengono fatte cose in base alle esigenze personali, io mi gestisco da solo». L’esigenza però adesso è quella di battere l’ultima in classifica e recuperare posizioni: «Abbiamo perso dei punti per strada, magari sbagliando partite che lo scorso anno non avremmo sbagliato. Probabilmente siamo rimasti sorpresi perché pensavamo di poterle vincere tutte e abbiamo perso lucidità, ma abbiamo ancora la possibilità di recuperare». Su chi, però? «Il Napoli sta giocando bene, facendo un campionato regolare, vincendo partite difficili e se la stanno giocando corpo a corpo con la Juventus. Speriamo che cadano per poterci avvicinare. Non mi aspettavo – aggiunge Perotti – che l’Inter si fermasse come è successo anche a noi».

UOMO D’EUROPA – I nerazzurri, nella lotta per il quarto posto, potrebbero essere facilitati dal non avere impegni settimanali, la Roma invece per ora ne ha due e spera pure che, almeno, si raddoppino: «La Champions è una competizione bellissima, passare ai quarti sarebbe fantastico, ma non sarà facile. Dobbiamo intanto andare in Ucraina, fare bene e migliorare il livello». Anche perché fare bene in Europa, per Perotti, significherebbe avere qualche possibilità in più di essere convocato con l’Argentina: «Non so se ce la farò, ma so che devo fare davvero bene con la Roma per andare al Mondiale. Sarebbe un sogno, darò tutto per prendermelo».



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