Jamie Vardy

AS ROMA NEWS LEICESTER VARDY – Il 14 aprile 2012, dieci anni e undici giorni fa, Jamie Vardy giocava ancora nella National League, la quinta serie della piramide inglese. Quella sera, il futuro centravanti del Leicester si prese una discreta sbronza: festeggiò la promozione in League Two e lo storico sbarco del Fleetwood Town, orgoglio di una cittadina costruita sulle rive del Mar d’Irlanda, nel calcio prof., scrive Il Messaggero.

Ma il bello doveva ancora arrivare per Jamie, 31 gol in quel campionato e capocannoniere della National League: il 17 maggio 2012 il suo cartellino fu acquistato dal Leicester per la somma record relativa alla quinta serie di un milione di sterline. Vardy si ritrovò in Championship e finalmente con uno stipendio importante. Poteva mettersi alle spalle il lavoro in fabbrica si occupava di protesi per disabili -, l’ansia di non sfondare nel calcio che si sarebbe manifestata nuovamente proprio nella prima, complicata annata vissuta a Leicester e la grande delusione in gioventù con lo Sheffield Wednesday, la sua squadra del cuore, che lo aveva messo alla porta all’età di 16 anni.

Quel 17 maggio 2012 cambiò la vita di Jamie, già venticinquenne e qualche problemino del passato, come una rissa di cui fu protagonista nel 2007: la sua furia si scatenò contro un idiota che aveva preso in giro un ragazzo disabile. Dieci anni dopo, il centravanti al quale si aggrappa il Leicester per superare la Roma nella doppia sfida in semifinale Conference, è un uomo ricco e con la carriera che volge al tramonto. Ha scritto un’autobiografia di successo. Ha investito una parte dei guadagni nell’acquisto di una quota di minoranza del Rochester New York FC.

E’ stato protagonista di un docufilm sulla sua storia. Ha azzerato gli eccessi nel bere, grande problema del calcio inglese. Ha quattro figli. Ha una bella moglie, Rebekah Nicholson, sposata nel 2014 e entrata forse troppo nella parte della moglie vip, con tanto di problemi giudiziari con un’altra signora famosa, Coleen Rooney, convolata a nozze giovanissima con l’ex bomber del Manchester United. Vardy è un’icona del Leicester. E’ tornato in campo sabato, dopo 50 giorni di assenza: l’ultima presenza risaliva al 5 marzo. In assoluto, appena 3 apparizioni nel 2022, per un doppio problema al ginocchio.

Dal punto di vista clinico, Jamie è guarito, ma altra storia è il rendimento sul campo. Il centravanti delle Foxes sta lottando contro il tempo per giocarsi la chance di essere inserito nella formazione di partenza giovedì contro la Roma. L’allenatore nordirlandese Brendan Rodgers è apparso cauto: «La situazione sarà monitorata giorno dopo giorno e poi prenderemo una decisione». I gol di Vardy sono importanti, ma la sua salute lo è ancora di più: in caso di ricaduta, addio ritorno a Roma e fine anticipata di una stagione finora non proprio memorabile per le Foxes.

Vardy è una macchina da gol che nelle ultime sette stagioni ha sempre viaggiato in doppia cifra. In tre occasioni, 2015-2016 annata storica del titolo conquistato all’ombra di Claudio Ranieri -, 2017-2018 e 2018-2019, ha superato la soglia delle 20 reti. Quella in corso, tormentata dai problemi fisici, è la peggiore della serie, con 12 centri, in un totale di 25 presenze. Attenzione, quindi: nonostante tutto, Vardy va a segno alla media di una volta ogni due match. I 35 anni sono certificati dalla carta d’identità, ma il fisico leggero e la velocità di base hanno allontanato finora qualsiasi accenno all’inevitabile declino. Jamie conserva il vecchio guizzo nel suo repertorio: merita il massimo rispetto.



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