AS ROMA NEWS LEICESTER MADDISON VARDY – In questa lunga vigilia di Leicester-Roma il tormentone di formazione è stato la presenza di Jamie Vardy ed è comprensibile per il fascino esercitato dal centravanti-simbolo delle Foxes, ma nel panorama di giocatori di ottimo livello spicca sicuramente James Maddison, il calciatore dotato di maggior talento nella truppa di Rodgers e anche il bomber stagionale, con 14 gol complessivi, scrive Il Messaggero.
Origini irlandesi, 26 anni, James è nato a Coventry, città che durante la Seconda guerra mondiale fu polverizzata dai bombardamenti tedeschi per la sua alta concentrazione di industrie legate alle armi. Maddison è un prodotto del settore giovanile del Coventry, oggi in Championship, ma per fare fortuna fu costretto a cambiare aria: Norwich, Aberdeen in Scozia e, dal giugno 2018, pagato 20 mln di sterline, Leicester.
Le sue doti migliori sono le incursioni per linee verticali, il dribbling secco e il tiro. E’ uno specialista delle punizioni. Non ha un fisico da marziano e paga certe volte la stazza degli avversari. Ha un carattere esuberante: un paio di volte è stato multato dal club, nell’ultima circostanza nell’aprile 2021 per aver violato il protocollo Covid. Nella stagione in corso ha dato segnali di maturità: Rodgers lo ha utilizzato in posizione più avanzata per rimediare alle lunghe assenze di Vardy.
Maddison ha una sola presenza in Nazionale, ma il ct Gareth Southgate potrebbe riportarlo nel giro dell’Inghilterra in pianta stabile. La Conference League è una vetrina importante per James e alla rivista ufficiale del club, disponibile domani al King Power, ha raccontato: «Non vedo l’ora di giocare questa partita contro la Roma. L’atmosfera nel nostro stadio nelle gare europee è davvero particolare. Confido in una splendida prestazione perché nelle doppie sfide la gara giocata in casa risulta decisiva. E’ la prima semifinale in Europa del Leicester, ma non vogliamo fermarci qui. A questo punto, la Conference è un obiettivo primario. La stagione non è andata benissimo, eravamo partiti con altre ambizioni, ma conquistare questo trofeo potrebbe rendere positivo il bilancio complessivo».
Opinione, questa, condivisa da Brendan Rodgers, anche lui costretto a aggrapparsi alla Conference dopo un’annata iniziata con il successo nella Community Shield, ma deludente in campionato. L’allenatore nordirlandese ha fatto ieri il punto della situazione, partendo dalla questione-Vardy: «E’ disponibile contro la Roma, ma non ho ancora deciso se partirà dall’inizio. La cosa importante è che lui sia pronto: il lavoro degli ultimi quattro giorni ha migliorato lo stato di forma. La sua presenza in campo non è importante solo in termini di gol, ma anche per l’aggressività e la pressione che crea sulla difesa avversaria. E’ un centravanti top, un’icona del Leicester e possiede ormai una vasta esperienza. Per noi è un bel colpo ritrovarlo in queste semifinali di Conference. L’altro aspetto confortante di quest’appuntamento con la Roma è il recupero di diversi calciatori: Evans e Soumaré sono ok, solo Ndidi e Bertrand restano indisponibili».
Rodgers, cresciuto all’ombra di José Mourinho – lo Special One lo arruolò nel Chelsea nel 2004 -, è un estimatore del portoghese: «Le nostre idee di calcio sono differenti, ma lui è uno dei migliori tecnici degli ultimi vent’anni di calcio mondiale. E’ un X factor, un vincitore capace di affermarsi e di lasciare il segno in tutte le sue squadre. La Roma ha calciatori internazionali come Abraham, Smalling e Zaniolo, ma Mourinho è il valore aggiunto. Ha un’enorme esperienza internazionale. Sfide come queste semifinali esaltano la sua bravura. Lo ammiro, è un grandissimo». Rodgers e Mourinho si sono affrontati 8 volte: 5 successi Mou, 2 pareggi, 1 per il nordirlandese.
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