ULTIME NOTIZIE AS ROMA SPINAZZOLA LEMPAINEN – Novanta minuti, proprio come una partita di calcio. Quella che Leonardo Spinazzola non potrà giocare per almeno 7-8 mesi dopo la maledetta rottura del tendine d’Achille della gamba sinistra, durante l’ennesima sgommata di un Europeo stellare. Novanta minuti è durata l’operazione cui Spina si è sottoposto ieri a Turku in Finlandia. L’intervento, perfettamente riuscito, è stato effettuato dal professor Lasse Lempainen, 42 anni, allievo storico del luminare Sakari Orava, in pensione da un anno e mezzo, ma supervisore, maestro e consigliere di Lempainen. Queste le sue dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport:
Professore, come ha trovato Spinazzola?
«Leonardo ha una grande forza interiore, anche se la rabbia per avere dovuto interrompere la splendida avventura dell’Europeo non è certo smaltita. Ma l’ho subito visto grintoso e concentrato sulla riabilitazione. Continuava a parlarmi della delusione per essersi dovuto fermare in un momento magico, con un gruppo splendido».
Che tempi possiamo stimare per un ritorno in campo dell’azzurro?
«Difficile dirlo. Adesso si dovrà sottoporre a diversi passaggi riabilitativi, mantenendo il tono muscolare, per poi passare a sedute in piscina e quindi alla cyclette. Ci terremo in continuo contatto con lo staff medico della Roma, rappresentato qui dal dottor Manara. Non abbiamo fissato una visita di controllo, ma faremo diversi meeting da remoto».
I tifosi della Roma e della Nazionale possono sperare di rivederlo già in campo tra sei mesi?
«Se tutto andrà bene, tra sei mesi Spinazzola potrà tornare ad allenarsi con i compagni. Poi dovrà ritrovare le giuste sensazioni e soprattutto la condizione migliore. Quindi i tempi saranno un po’ più lunghi. Ma, ripeto, è presto per fare questi discorsi».
La rottura è avvenuta proprio a metà del tendine. Questo cosa significa?
«Il trauma è stato quello più comune per gli atleti professionistici. Il problema semmai è che l’infortunio è arrivato in piena accelerazione e quindi il tendine si è ritratto molto».
C’è il rischio che Leonardo non torni al cento per cento?
«Io sono molto ottimista sul pieno recupero del ragazzo. Molto dipenderà dalla riabilitazione, ma resto convinto che tornerà il grande giocatore che all’Europeo stava impressionando tutti».
Per un calciatore è più facile tornare alla piena efficenza?
«Sicuramente. Rispetto a uno sprinter o a un saltatore, serve meno esplosività».
Quando potrà tornare in Italia Spinazzola?
«Domani (oggi, ndr)».
L’azzurro ha espresso il desiderio di essere a Wembley domenica, se l’Italia raggiungesse la finale.
«Non vedo problemi. Se vuole, potrà andare a Londra. E mi auguro che succeda».
Lei sta seguendo l’Europeo di calcio?
«Certo, ho visto in diretta l’infortunio di Spinazzola e purtroppo ho subito capito cosa era successo».
Per quale squadra fa il tifo?
«La mia Finlandia, naturalmente, che per la prima volta si è qualificata alla fase finale, ma che spavento nella partita contro la Danimarca per l’infortunio ad Eriksen! Sono davvero felice che ce l’abbia fatta. Pensavo che la favorita fosse la Francia, ma dopo la sua eliminazione credo che i più forti siate voi».
Perché?
«Perché avete entusiasmo, un grande spirito di gruppo, come mi ha confermato Spinazzola. Oltre a giocare bene, avete una difesa molto solida. La base giusta per vincere queste manifestazioni. Credo che Italia-Belgio sia stata una finale. E l’avete vinta voi…».
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