AS ROMA NEWS LUKAKU – C’è stato un momento ieri in cui Lukaku era sul punto di vuotare il sacco e raccontare le sue verità su un’estate turbolenta e che lo ha visto assoluto protagonista del mercato internazionale. Alla fine però Big Rom ha deciso di trattenersi ed evitare di accendere un ulteriore calderone di polemiche sul suo passato per concentrarsi solamente sul Belgio e la Roma, scrive il Corriere dello Sport.
Perché alla fine dei conti, quindi della conferenza stampa andata in scena dal ritiro della nazionale, il centravanti ha solo solleticato l’appetito dei tifosi dell’Inter, della Juventus, del Chelsea e anche dell’Al-Ahli. Non quelli della Roma che non pensano a ciò che è stato ma solamente a quello che sarà. Si godono naturalmente il loro attaccante da 7 gol in 8 partite e del suo grande feeling con Mourinho: «Io e José abbiamo un rapporto speciale – ha detto Romelu –. Conosce la mia famiglia, conosce i miei figli: è una persona di cui mi fido, come lui si fida di me. È anche un duro, come lo sono stati altri allenatori in passato, ma è anche l’unico modo per crescere come giocatore».
Dalle sue parole però si è percepito all’istante come le critiche ricevute quest’estate abbiano lasciato un segno tangibile sulla sua pelle. A cominciare dal suo addio turbolento con l’Inter: «Quando racconterò come è stato l’avvicinamento alla finale di Champions, capirete perché non fossi presente con la testa», ha detto l’ex centravanti nerazzurro. Le verità non dette, parole che accendono solamente la curisità su cosa potrebbe essere successo e sul perché il matrimonio con l’Inter si sia trasformato nel peggior divorzio possibile con il club e i suoi tifosi.
Sta di fatto che poi Romelu quella finale col Manchester City l’ha giocata per trentatré minuti non memorabili: «I primi giorni dopo la gara mi sentivo un po’ a disagio per le opportunità da gol mancate, ma la mia mente era spenta per quello che era successo nei giorni precedenti. Ne parlerò più avanti».
Per il momento Romelu non ha voluto alzare il polverone su quello che è accaduto in nerazzurro, agli sgoccioli di una stagione non certo positiva per lui e che si è conclusa con un addio spettacolare. Nel senso che quelle mancate risposte alle telefonate dei dirigenti e dei compagni nerazzurri hanno creato un vero e proprio caso che si è trascinato per mesi e che ha coinvolto poi il Chelsea, la Juventus, l’Al-Ahli («Onorato, ma non volevo lasciare l’Europa») e infine la Roma. «Non mi piace girare intorno ad un argomento. Parlerò per tempo, ma se dicessi davvero come è andata l’estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati. Ci sono stati momenti in cui ho pensato davvero di poter esplodere, cinque anni fa probabilmente non mi sarei tirato indietro e lo avrei fatto».
E invece Romelu ha mantenuto la calma, prendendo ispirazione da LeBron James: «Anche lui ha giocato tanti anni e ha sempre avuto molto da sopportare. Ma ogni estate lavora come una bestia e smentisce tutti ogni volta. Io sono come lui: rispondo sul campo. Ho lavorato tanto, mi sono concentrato sulla preparazione. Anche lo staff tecnico e medico della Roma è rimasto colpito dal mio stato di forma al mio arrivo».
Testa al Belgio, testa alla Roma («Era importante trovare un club in cui potessi assumermi la responsabilità»), chiudendo almeno per ora ogni altro conto in sospeso. Insomma, Lukaku ha fatto capire che c’è molto di più sul suo addio all’Inter e su come si sono sviluppate le trattative estive, ma le sue verità per adesso restano nascoste. Ora Big Rom vuole concentrarsi solo sul campo.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA