Cengiz Under

(Gazzetta dello Sport) Ridotto come un Cencio, s’era fermato lui e la Roma tutta, che non regalava più un over manco a pagarlo oro in campionato: 3 partite, un gol segnato e vittorie manco a parlarne, senza il turco infortunato. Hai voglia a pensare al Liverpool, l’Olimpico pare aver testa solo per i Reds, la Roma parte che sembra una bella addormentata. Per fortuna che c’è Ünder. No, l’italiano non lo parla ancora bene, si muove con l’interprete ma i gesti del calcio li conosce tutti. Prendi quello di Kolarov, una generazione almeno più su, un pieno di esperienza sulle spalle e il segnale che vale uno «scatenate l’inferno». Scatena l’inferno, Cengiz. Che sa dove guardare, così gira la testa verso il serbo. Kolarov muove gli occhi e fa cenno con la testa che la palla la metterà laggiù, con il piedone sinistro. (…) La Roma torna a segnare, la Roma si spiana la strada prima di ricomplicarsela fino all’ultimo secondo, quando Cengiz era uscito perché Di Francesco sa bene che è giusto centellinarne le energie, da qui alla fine. Ünder è calciatore unico dentro la rosa della Roma, per caratteristiche ed energia positiva che trasmette ai compagni. Forse pure agli avversari, se è vero che è proprio lui a immaginare serpentine dentro l’area e a conquistare l’angolo da cui nasce il raddoppio. Over avviato, vittoria torna ad essere in campionato per la Roma dopo un mese esatto. Il turco è un uragano dai grandi numeri: siamo a 7 gol stagionali, 6 in campionato a fronte di 13 presenze da titolare: mica male come media. (…)



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