L’Italia inizia, affrontando stasera l’Albania a Palermo, la volata che porta allo scontro diretto del 2 settembre con la Spagna. Il testa a testa, dopo il pareggio del 6 ottobre a Torino, va avanti e all’alba della nuova stagione le migliori nazionali del gruppo G si giocheranno l’unico posto che garantisce la partecipazione al mondiale in Russia. Ventura, nel duello, parte sfavorito: il match decisivo è in programma fuori casa e quasi sicuramente gli azzurri ci arriveranno in svantaggio nella differenza reti (la Roja di Lopetegui, oggi ospita Israele a Gijon, è già a più 7). Così Buffon, condividendo l’appello che il ct ha replicato anche lunedì a Coverciano, chiede ufficialmente di anticipare il prossimo campionato: «Sarebbe per noi un sacrificio, perché significherebbe scendere in campo a Ferragosto, ma rimodulare il calendario ci consentirebbe di arrivare a quella gara con una condizione migliore. Come immagino la mia ultima partita? Con una capocciata come Zidane».
PARTITA INEDITA – L’Italia, al 15° posto nel ranking Fifa, e l’Albania, al 54°, si incrociano per la prima volta in una gara ufficiale. L’unico precedente, in amichevole, il 18 novembre del 2014 a Marassi, con Conte in panchina: 1 a 0, con la firma di Okaka. De Biasi, prima dell’esperienza positiva a Euro 2016, è stato in corsa la panchina azzurra. Sconfitto nel ballottaggio, probabilmente su indicazione di Lippi che ha poi dovuto rinunciare all’incarico di dt, adesso vorrebbe complicare la vita a Ventura: «Non vengo a fare le barricate, ma per vincere. Posso cantare tutt’e due gli inni, da 5 anni guido l’Albania. E quando fai questo mestiere, lavori per il bene della tua azienda, senza guardare chi hai davanti. Anche se è la mia nazionale». Gioca per la storia, anche perché l’Italia, nelle qualificazioni mondiali, è imbattuta in casa (50 partite, 43 successi e 7 pareggi). Zappacosta (‘92), De Sciglio (‘92), Verratti (92’), Immobile (‘90), Belotti (‘93) e Insigne (‘91): tra i titolari, prende quota il blocco degli anni Novanta, nuovo riferimento per il gruppo.
NUOVO CORSO – Ventura ha avviato il ricambio generazionale, ma l’età media resta di 29,1 anni, anche per la presenza dei senatori Buffon, Barzagli e De Rossi (campioni del mondo nel 2006) e di Bonucci e Candreva che sono protagonisti ormai da anni. Più che i singoli, però, il test è per il sistema di gioco: il 4-2-4 che, in 6 partite, è stato utilizzato solo a Vaduz, il 12 novembre scorso, contro il Liechtenstein (4-0). E, per nove-undicesimi, rivedremo gli stessi interpreti di quella partita: entrano solo Barzagli per Romagnoli e Insigne per Bonaventura. Nuova verifica il doppio play, con Verratti e De Rossi chiamati a confermare la compatibilità, e per il doppio centravanti, con Belotti e Immobile che portano in dote 50 gol stagionali (7 in azzurro). La sorpresa può essere Parolo, ma con il 4-3-3. Il percorso dell’Albania si è complicato con i 2 ko consecutivi in casa contro la Spagna e Israele. De Biasi si presenta a Palermo con la difesa dimezzata: squalificati il portiere Berisha e il centrale Djimsiti, infortunato Mavraj. Venduti 29 mila biglietti: possibile il tutto esaurito al Barbera con 32 mila spettatori (almeno 8 mila i tifosi albanesi).
(Il Messaggero – U. Trani)
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