L’Italia, pure a Coverciano, è più divisa che mai. Così piace a Ventura che, sfidando la storia azzurra, rinuncia ai blocchi e coinvolge più club. La lista dei 26 convocati del ct per le gare contro l’Albania (giovedì a Palermo, qualificazioni mondiali) e contro l’Olanda (martedì ad Amsterdam, amichevole) sintetizza alla perfezione il nuovo corso: sono 15 le società coinvolte, 9 delle quali con 1 giocatore. E, fino a domenica pomeriggio, sono state addirittura 16: se Gabbiadini non si fosse fatto male in Premier con il Southampton, non sarebbe arrivato in extremis Petagna, centravanti dell’Under 21 di Di Biagio e dell’Atalanta che qui è rappresentata anche dal debuttante Spinazzola.
PUZZLE DA VERIFICARE – La Nazionale, anche nel passato più recente, ha spesso puntato sul nucleo della formazione leader della serie A. La Juve attuale, quella dei 5 scudetti consecutivi, ha sempre diversi italiani in campo. E i difensori bianconeri sono i titolari che poi vediamo pure in azzurro da qualche stagione. Averli come punto di riferimento avvantaggia Ventura che, con le loro conoscenze tattiche, può tranquillamente scegliere tra la linea a 3 e quella a 4 (contro l’Albania insisterà sul 4-2-4). Ma la svolta del ct non risparmia nessuno, a cominciare proprio dalle squadre più competitive del nostro torneo, e non si spaventa davanti all’assemblaggio che potrebbe complicargli la vita. La Juve è qui con 4 giocatori: Buffon, Barzagli, Bonucci e Rugani. Potrà tornare a 6, come a Euro 2016, con Chiellini e Marchisio, quest’ultimo mai chiamato da Ventura e assente nel gruppo dei 23 che Conte portò in Francia. La Roma seconda, con Florenzi indisponibile ed El Shaarawy escluso, ha solo De Rossi; il Napoli terzo, con Giaccherini e Pavoletti ormai panchinari, si ferma a Insigne.
MILANO CAPITALE – L’Inter, con la novità di D’Ambrosio e l’acquisto di gennaio Gagliardini che affiancano Eder e Candreva, comincia il 2017 in azzurro con gli stessi convocati della Juve. E, salendo improvvisamente a 4, sorpassa il Milan che con Ventura ne ha avuti anche 5, cioè più degli altri club, compreso quello bianconero. Stavolta Montella ne ha mandati solo 3: Donnarumma, De Sciglio e Romagnoli. Solo perché Bonaventura si è fatto male sul più bello, Montolivo al momento di ricominciare, Antonelli e Lapadula sono scesi dalla giostra, e Locatelli, presente nei 2 stage di novembre e febbraio, è in stand by. Milano, comunque, torna a essere leader in Nazionale (7 convocati). Superata anche Torino (5). Roma, invece, non decolla (3).
LINEA VERDE – Verratti del Psg, Darmian del Manchester United e Sansone del Villarreal confermano che Ventura guarda pure all’estero: 3 dei 15 club che alimentano la Nazionale per le prossime 2 partite sono dunque stranieri (se fosse venuto pure Gabbiadini, sarebbero stati 4). Sono 11 quelli di serie A, perché il ct ha chiamato anche Meret che gioca in B e domani festeggia qui il suo 20° compleanno. Il portiere è dell’Udinese e piace alla Juve (e a Buffon), ma fa il titolare nella Spal capolista. Ventura non lo libererà, dopo la partita di venerdì a Palermo contro l’Albania, per lo scontro diretto con il Frosinone. «L’ho chiamato perché Perin e Marchetti sono infortunati. Se non lo avessi convocato io, sarebbe andato con l’Under 21. Quindi il problema non esiste. E i più contenti, con Meret, sono i presidenti della Spal e dell’Udinese» chiarisce Ventura. Che si rivolge anche ai giovani dell’Under 21. «Non devono essere felici solo di mettere quella maglia azzurra. Devono puntare alla nazionale maggiore. Di Biagio lavora per conquistare i risultati e per spingere altri ragazzi nel mio gruppo». Il portiere della Spal si aggiunge all’ultimo arrivato Petagna, al titolare delle ultime 4 partite Romagnoli, a Rugani che non è più solo la riserva di Chiellini (o Barzagli) e al neo-maggiorenne Donnarumma. L’età media dei convocati da agosto a oggi è ulteriormente calata: da 28 anni a 26,6. Il 1° settembre a Bari, nell’amichevole contro la Francia (debutto del nuovo ct), l’età media dei giocatori utilizzati è stata la più alta delle 6 partite con Ventura in panchina: 31 anni. Il 15 novembre a Milano, nell’amichevole contro la Germania, è scesa a 28 anni (il 10 ottobre a Skopje, gara di qualificazioni mondiali contro la Macedonia, addirittura 27,5).
(Il Messaggero – U. Trani)
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