Volata Ljajic. Mancano poche ore alla scadenza del 30 giugno, che significa chiusura del bilancio, e la Roma non può ancora contabilizzare l’affare più succulento degli ultimi giorni, nonostante un accordo già trovato con il Torino per 7 milioni.
IL QUADRO – C’è ancora distanza economica tra acquirente e giocatore, sulla quale per il momento non è stato trovato un punto di incontro. Petrachi, ds del Torino, ne ha parlato al manager di Ljajic anche ieri. Il punto è che Ljajic, all’ultimo anno di contratto, non vuole guadagnare di meno di quanto prendeva dalla Roma: 1,9 milioni netti a stagione senza se e senza ma. Anche di fronte alla prospettiva di una firma fino al 2020, con base fissa di 1,5 milioni netti, non ha detto di sì.
INSERIMENTO – Il sospetto è che Ljajic, senza per questo offendere una società gloriosa come il Torino, stia aspettando qualcosa di meglio. Ad esempio il Milan. Ljajic ha lavorato con profitto per una stagione con Montella alla Fiorentina e non resterebbe indifferente davanti a una telefonata del suo ex allenatore, che gli consentirebbe di rimanere a Milano dopo l’esperienza in chiaroscuro con la maglia dell’Inter.
STUPORE – A Trigoria non risulta un interessamento di Galliani per Ljajic. Ma dopo la nomina di Montella, la situazione può cambiare. E non è da escludere che Ljajic abbia annusato qualcosa in questa direzione. A Torino comunque rimangono tranquilli: Mihajlovic è convinto che Ljajic alla fine accetterà, completando l’affare con la Roma che include anche il prestito di Iago Falque (un altro milione, con diritto di riscatto nel 2017 fissato a 5). Nella trattativa non entreranno altri calciatori del Torino, né Bruno Peres che sembra destinato al Watford di Mazzarri né Zappacosta o Belotti che pure a Sabatini piacciono. In questo momento la Roma vuole soltanto soldi.
RISORSE – L’ipotesi che la doppia cessione, Iago Falque più Ljajic, si materializzi entro questa sera rimane concreta. A Trigoria sono ottimisti, tanto è vero che non hanno convocato i due giocatori per il ritiro di Pinzolo che comincia il 9 luglio. Ma occhio alle sorprese. E mentre la Roma aspetta il ritorno di Castan dal Brasile per ufficializzarne il passaggio in prestito alla Sampdoria (gratuito con contributo al pagamento dello stipendio), altro denaro può arrivare dalle partenze di Zukanovic e Torosidis. Diverse le posizioni di Sanabria a Paredes: saranno regolarmente al raduno della squadra il 7 luglio per le visite mediche e partiranno per il Trentino per essere studiati da vicino da Spalletti. Tutti e due dovrebbero poi essere ceduti a titolo definitivo. Ma fino a questo momento sulla scrivania di Sabatini, da ieri di stanza a Milano, non è atterrata una proposta così significativa da accelerare il processo. Paredes interessa allo Zenit, ex squadra di Spalletti, e a un paio di società inglesi. Invece Sanabria, dopo la buona stagione nella Liga, potrebbe tornare in Spagna. Forse proprio al Gijon che l’ha valorizzato. Sembra meno probabile un approdo in Premiership, dopo i timidi segnali captati dal Tottenham.
(Corriere dello Sport – R. Maida)
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