La partita di questa sera contro il Crotone non è di quelle destinate a infiammare un Olimpico ormai piuttosto tiepido nei confronti della Roma, sia come presenze che come partecipazione. Una disaffezione che, insieme alla protesta della curva sud, rischia di regalare un semi-deserto per il turno infrasettimanale di campionato. Venticinquemila le presenze previste. Ne è consapevole Spalletti, che sa di dover motivare la squadra a prescindere dall’ambiente circostante e dal valore non irresistibile dell’avversario, continuando a cercare nei suoi più cattiveria e personalità.
Oltre che quell’entusiasmo che forse la presenza in campo di Totti dall’inizio, insieme a Dzeko, potrebbe regalare. «Certo che potrebbe giocare – sorride il tecnico alla domanda sul capitano – è un giocatore della Roma e sceglierò come ho sempre fatto«. Al di là della presenza o meno del numero dieci, il tecnico prova a scuotere anche in conferenza i calciatori, reduci dalla sconfitta di Firenze. «Dobbiamo essere più velenosi sotto l’aspetto della determinazione, ho visto segnali importanti nel discorso con il gruppo sulla partita del Franchi e ho evidenziato che siamo sulla strada giusta. Ora dovremo rafforzare dei concetti, come la precisione nel possesso palla. Se riproporremo le cose positive viste, mettendoci qualcosa in più, allora ci sarà la nostra Roma. È con il nostro comportamento che possiamo cambiare il nostro destino di squadra ».
Il mister toscano difende poi la rosa che la società gli ha messo a disposizione. «Non è corta, anche se è chiaro che sarebbe meglio avere a disposizione tutti gli infortunati. Ma l’organico è di qualità». Il destino del tecnico resta a oggi incerto, visto che andrà in scadenza a giugno prossimo. Pallotta, in una intervista a Sky, si mostra convinto: «Mi piacerebbe tantissimo che Luciano rimanesse a lungo con noi, abbiamo un ottimo rapporto, e lui crede molto in questa squadra e ritiene che abbia personalità, più di qualunque altra squadra che abbia mai allenato». È lusingato dalle parole del presidente, Spalletti, ma continua a prendere tempo sulla questione contrattuale. «Il mio futuro dipenderà soltanto da ciò che riusciremo a fare ogni giorno. Il futuro è ora e ce lo giochiamo, poi si vedrà. Ringrazio comunque Pallotta, è una persona eccezionale, con un grandissimo entusiasmo e voglia di migliorare la Roma». Il numero uno giallorosso fa poi un appello ai tifosi. «Loro sono la squadra. Siamo stati molto aperti con loro e vorremmo davvero che tornassero allo stadio e si divertissero come prima. La squadra ne sente la mancanza, soprattutto della Sud. Quando avremo il nostro stadio, sarà un’altra cosa”. Stadio per il quale Pallotta spera di “Iniziare i lavori a marzo”.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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