Come da copione, ieri è andato in scena in Regione Lazio, il primo atto dei lavori della Conferenza di Servizi che deve esaminare il progetto definitivo dello Stadio della Roma di Tor di Valle. Oltre paio d’ore circa di incontro: da un lato, sulle tavole della ribalta, i proponenti che hanno illustrato il progetto per sommi capi. Dall’altro, seduti in platea, una quarantina abbondante di funzionari dei vari Enti e Istituzioni, dalla Regione al Comune, dalla Prefettura alle diverse società dei pubblici servizi. I proponenti hanno spiegato gli elementi fondamentali dl progetto: le percentuali fra verde e costruito, le opere pubbliche previste, l’investimento e i tempi di realizzazione. Una visione d’insieme, dunque, senza entrare – ma non era la sede ora – nei dettagli dei singoli aspetti progettuali. Il rappresentante della Regione, Manuela Manetti, ha ricordato a tutti i presenti la tempistica molto stretta entro cui occorre muoversi. Entro il 5 ottobre vanno consegnati in Regione tutte le eventuali richieste di integrazioni da far pervenire ai proponenti. Tutto questo per far sì che già per il 5 novembre il Campidoglio sia in grado di portare in Aula Giulio Cesare il testo della variante urbanistica con le esatte cubature da far “adottare” dall’Assemblea Capitolina.
Altra data da segnare: il 1 febbraio 2017 scadono i giorni che la legge mette a disposizione della Conferenza per avere tutti i pareri definitivi. In questi pareri, va inclusa anche la variante urbanistica non solo approvata dal Consiglio comunale ma che dovrà anche essere già stata pubblicata (30 giorni di tempo) “a fini urbanistici” per consentire le eventuali osservazioni degli aventi diritto e con le controdeduzioni alle osservazioni, che vengono fatte nella stessa Conferenza di Servizi, già completate. Motivo per il quale, fatti i conti, il Campidoglio deve adottare la variante prima di Natale. Un passaggio di mezzo è quello del completamento di tutti gli atti legati alla Valutazione Ambientale Strategica e alla Valutazione di impatto ambientale la dead line è stata fissata al 17 febbraio. Dopo di che, scattano gli ultimi giorni necessari per stilare il verbale finale che la Regione ha l’obiettivo di chiudere entro il 6 marzo e con il quale si concludono i lavori della Conferenza di Servizi. Cui seguirà, come ultimo atto, una Delibera della Giunta Regionale che farà proprie le conclusioni della Conferenza. A questo punto, l’iter burocratico in Regione sarà terminato e, qualora fosse tutto andato a buon fine, la Roma potrà iniziare le procedure per le gare europee per le opere pubbliche e porre, finalmente, la prima pietra dello Stadio.
(Il Tempo – F. M. Magliaro)
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