Bruno Peres

(Il Messaggero – S. Carina) L’uomo-derby si scalda. Ok, non sarà stato tale nelle stracittadine romane ma andatelo a raccontare ai tifosi granata che ancora ricordano quel coast-coast di Bruno Peres contro la Juventus nel 2014, che mise fine ad un digiuno di ben 12 anni per quanto riguarda le realizzazioni granata nei derby (prima di lui, Cauet nel 2001-02). Quella di stasera potrebbe diventare la gara del brasiliano, finalmente impiegato nel suo ruolo naturale. Ieri Florenzi si è allenato a parte e questa mattina effettuerà un provino. Se dimostrerà di aver superato la sindrome influenzale che lo ha debilitato, giocherà. Altrimenti spazio a Peres, l’uomo dei tabù infranti. Perché oltre a interrompere per il Toro la serie di sfide senza gol con la Juventus, se la Roma ha superato gli ottavi di Champions dopo 10 anni – per poi approdare alle semifinali – è anche merito di quel piede che da terra, al 91’, ha salvato Alisson dal terzo gol contro lo Shakhtar. Un salvataggio che lo ha reintegrato nel gruppo e fatto dimenticare alla tifoseria qualche amnesia di troppo. Dentro e fuori dal campo.



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