NOTIZIE AS ROMA SCHICK – Il comune pensare di critica e tifoseria, porta in questi giorni a recitare ovunque la stessa frase: «Beh certo, se non gioca questa, allora non gioca più» . Il soggetto della frettolosa analisi è Patrik Schick, attaccante strapagato due estati fa dalla Roma (un totale di 42 milioni) e finito ai margini di un gruppo che ha come leader e punto fermo Edin Dzeko.
Ma il numero nove a Mosca ha mostrato segnali di cedimento, legati a stanchezza e (forse) concentrazione. Di lui Di Francesco ha dimostrato di non privarsi mai, forte anche del fatto che il più giovane collega ceco, negli sprazzi di partita che gli sono stati concessi, di gloria ne ha fatta vedere ben poca.
Ma domani pomeriggio ( ore 15), contro la sua ex squadra — quella Sampdoria in cui aveva fatto vedere di essere un predestinato, attirando l’attenzione della Juventus, prima, e della Roma, poi — non può che toccare a lui mettersi al centro dell’attacco giallorosso, dimostrando di voler restare nella capitale senza improbabili ipotesi di prestito a gennaio.
«Patrik ha caratteristiche fortissime — l’elogio del compagno Juan Jesus, a Sky — ha tanta tecnica e calcia bene. Ma deve provare ad avere un carattere più solido, perché è un bravo ragazzo e può diventare ancora più forte. Basterà dargli un po’ di fiducia in più e avere pazienza».
Il difensore brasiliano prova poi a spiegare il perché del diverso rendimento romanista tra campionato e Champions. «Credo sia una questione di concentrazione, visto che in Europa ci sono solamente 6 partite del girone. Ma dobbiamo recuperare in campionato perché non è il nostro posto stare così lontano dalle prime e dobbiamo tornare ad essere la Roma di prima» . Prima del nono posto in serie A che sta strettissimo ai giallorossi.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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