(La Repubblica – F. Ferrazza) Era entrato accompagnato dall’ovazione dei circa trentamila dell’Olimpico, che al suo sogno si aggrappavano per provare a sbloccare negli ultimi tredici minuti la partita contro la Sampdoria. Come accaduto quattro giorni fa a Marassi. Ma stavolta Mirko Antonucci paga la giovane età e dalla sua parte arriva il gol vittoria dei blucerchiati. La Roma perde di nuovo in casa (0-1) e la crisi della squadra di Di Francesco è sempre più profonda. Complice un rigore sbagliato da Florenzi e ancora dai troppi errori sotto porta, i giallorossi vengono sommersi di fischi al termine della partita, preceduti da cori di contestazione alla squadra.
“Tifiamo solo la maglia” intona la Sud, e anche “C’avete rotto…”, oppure un “Sotto la curva, la Roma sotto la curva”. Nainggolan sembra voler accettare l’invito per confrontarsi con gli ultras, ma nessuno asseconda il suo intento e scompaiono tutti nel sottopassaggio. Non c’è intanto proprio pace per Patrick Schick. E per l’attacco della Roma. L’attaccante è stato infatti costretto a saltare l’impegno di ieri sera contro la sua ex squadra – dopo aver dato segnali di ripresa quattro giorni prima a Marassi – a causa di una lesione alla coscia. Dovrà restare fermo un paio di settimane, levando a Di Francesco un’alternativa importante e (forse) contribuendo a rallentare la trattativa per la cessione di Dzeko al Chelsea. Un calvario fisico per il giovane attaccante, costretto a cominciare la preparazione a campionato iniziato e poi rallentato da vari guai muscolari. Il primo dopo l’amichevole con la Chapecoense, poi dopo il Verona, a settembre, e l’ultimo adesso, nell’allenamento di rifinitura pre-Sampdoria.
«Il ragazzo è giovane e aveva pensato a un percorso diverso – ammette il ds Monchi – gli stiamo vicino e cerchiamo una soluzione affinché questo infortunio non capiti più». L’uomo mercato spagnolo non si sottrae poi alle domande su Dzeko. «Edin è qui, e ha già giocato a Genova. Ci sono possibilità che resti. Restano sicuro le mie parole di otto giorni fa su di lui. Pensavo che qui in Italia deste più fiducia alle parole di un ds, si vede che vi fidate ancora poco…» . Fiducia o meno, Monchi non ha ancora definitivamente escluso la possibilità che il centravanti bosniaco parta. «Siamo nella stessa situazione degli altri giorni, felici del fatto che sia qui».
E sulle parole di Di Francesco che non ha fatto nulla per nascondere il suo malessere verso la trattativa Dzeko-Chelsea? «Le trattative sono normali quando il mercato è aperto – sottolinea Monchi – parlo ogni giorno col mister e siamo sempre d’accordo. A fine mercato siamo tutti stressati, è normale, ma siamo molto contenti del suo modo di lavorare, in attesa dei movimenti che la società dovrà fare». Movimenti per i quali restano solamente tre giorni, tanti quanti separano le ansie dei romanisti alla chiusura della finestra di riparazione.
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