Eusebio Di Francesco

(Il Messaggero – S. Carina) «La vittoria contro il Napoli deve essere un punto di partenza». Di Francesco conosce troppo bene la Roma per credere che i problemi palesati negli ultimi due mesi siano alle spalle con il successo del San Paolo. Per questo motivo chiede «una nuova risposta contro il Torino. Non sono contento e non sto pensando a una squadra già guarita. Serve continuità di risultati e prestazioni». Anche perché i giallorossi in casa faticano non poco. Oltre ai 6 ko stagionali (5 in campionato e uno in coppa Italia, proprio contro il Torino) nelle ultime 5 gare disputate hanno ottenuto appena un successo (5-2 al Benevento), a fronte di un pareggio (1-1 contro il Sassuolo) e tre ko (Atalanta, Sampdoria e Milan): «In effetti all’Olimpico ci sono numeri importanti a nostro sfavore – ammette il tecnico abruzzese – dobbiamo cercare di cambiare rotta, sfatare questo tabù anche a livello mentale perché ora è diventata una preoccupazione affrontare gli impegni interni. Conta tornare alla vittoria, affrontando la gara con la determinazione e la compattezza di Napoli». Basterebbe fare come la Juventus, che Eusebio prende a modello dopo l’ultima impresa di Wembley: «Lo slogan del loro successo in Champions è duri a morire’. Nella sofferenza sono venuti fuori, la loro resilienza è davvero impressionante e mi auguro che questa mentalità venga piano piano trasferita al calcio italiano in generale, a partire dalla mia squadra».

L’AMICO WALTER – Il Torino e Mazzarri gli evocano brutti ricordi. I granata lo hanno eliminato lo scorso 20 dicembre dalla coppa Italia, mentre il tecnico livornese gli ha rifilato due volte un pesantissimo 0-7: «In quella gara di coppa ho cambiato troppi uomini, non ci ha aiutato e me ne sono pentito. Walter? È un amico, con lui sono cresciuto tantissimo. Non ho bellissimi ricordi contro di lui, mi auguro di poterli sfatare in questa gara che per noi è importantissima». Lo Shakhtar, dunque, ad ascoltare Di Francesco, può attendere: «Vi assicuro che non sto pensando alla Champions, anche perché ci saranno 4 giorni tra una gara e l’altra, il tempo per recuperare c’è». Se l’attacco sembra scontato con la squalifica di Dzeko («Giocherà Schick, ha qualità importanti») e l’endorsement a El Shaarawy («È uno di quei calciatori che ha avuto un periodo un pochino particolare, ora però si sta allenando con tanta continuità e bene, potrebbe essere della partita»), più dubbi in mediana dove il tecnico conferma i recuperi di De Rossi e Pellegrini: «Saranno a disposizione entrambi. Daniele dal punto di vista fisico sta bene e potrebbe giocare, ma sicuramente era molto giù per quello che è accaduto ad Astori. Gli era molto legato». A tal proposito, si unisce al ricordo del difensore: «Ho visto la cerimonia per Davide, è stata veramente una grande emozione, fortissima, legata a un ragazzo che ricordo come avversario pulito, bello, esemplare».



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