(La Repubblica – G. Cardone) Il deferimento per slealtà sportiva, che dovrebbe arrivare la prossima settimana da parte della procura federale, non fa cambiare idea a Lotito: anche contro l’Udinese, con la Nord chiusa per gli ululati di Lazio-Sassuolo (è la seconda giornata di squalifica), verrà aperta la Sud. E gli abbonati del settore chiuso, se vorranno, potranno traslocare dall’altra parte, nel “territorio” occupato abitualmente dai romanisti. L’ultima volta, contro il Cagliari, è finita con gli adesivi di Anna Frank in maglia giallorossa attaccati su porte e vetrate, vergogna condannata da ogni parte del globo. Nei giorni successivi, la procura federale ha aperto un’indagine per slealtà sportiva:al presidente biancoceleste, che rischia almeno due mesi di squalifica, si contesta di aver aggirato la chiusura della curva, consentendo agli abbonati di trasferirsi in Sud, e pagando solo un euro. Lotito ha già pronta la memoria difensiva, in cui ribadisce l’assoluta liceità della scelta: le istituzioni, tra l’altro, ne erano informate e non l’hanno vietata.
Stavolta, a differenza di due settimane fa, l’Osservatorio ha inviato una segnalazione alla Figc, che ha trasmesso gli atti alla procura federale perché valuti la decisione del club sotto il profilo disciplinare. Da via Allegri ribadiscono che la tutela dell’ordine pubblico e la disciplina della vendita dei biglietti non ricadono nelle competenze federali. La Lazio si appella alla sentenza 6004 del 22 marzo 2017 del Tribunale di Roma, esplicitamente citata anche nel comunicato relativo alla vendita dei tagliandi per la partita con l’Udinese di domenica alle 15: “Preso atto dei principi stabiliti da quella sentenza e in osservanza alla decisione del giudice sportivo (cioè la chiusura della Nord per gli ululati, ndr)”, si specifica che “gli abbonati di Curva Nord potranno accedere in tutti i settori disponibili dello stadio acquistando i tagliandi, esclusivamente in modalità online, pagando il relativo sovrapprezzo”. Quindi scompare la promozione dei biglietti a un euro, ma resta la possibilità per un abbonato di Nord di trasferirsi in Sud. Ma cosa stabiliva quella sentenza? Dava ragione a un abbonato della Roma che si riteneva danneggiato dalla chiusura del suo settore da parte del giudice sportivo. La società giallorossa era stata condannata a rimborsarlo e a pagare le spese legali perché, per il giudice, l’abbonato effettivamente aveva subìto un pregiudizio, non avendo potuto utilizzare la tessera. Nel caso della Lazio, avevano minacciato lo stesso ricorso molti abbonati, via mail, dicendosi pronti a dimostrare facilmente che non fossero neppure allo stadio il giorno de- gli ululati con il Sassuolo.
Identica scelta aveva fatto il Verona ad agosto dopo una squalifica della Sud del Bentegodi: “Chi ha sottoscritto un abbonamento dell’Hellas in quella Curva, può comunque acquistare un biglietto per un altro settore dello stadio”, si leggeva sul sito. Insomma in base a questi precedenti e alla sentenza della giustizia ordinaria, che non può essere superata da quella sportiva, Lotito è convinto che l’illecito sarebbe proprio negare l’accesso in altre parti dello stadio agli abbonati di un settore squalificato. Il principio è: chi infrange la legge dev’essere perseguito individualmente, senza che vengano penalizzati gli altri tifosi. Il rischio della scelta, però, è che qualche ultrà decida di lasciare altri marchi nel “territorio” nemico, nonostante gli appelli antirazzisti e l’impegno del club in questo senso. A Lotito non resta che aggrapparsi a una speranza: perseverare negli errori, da parte di certi personaggi, sarebbe diabolico.
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