Rassegna stampa
Lotito: “La Lazio ha vinto più della Roma. Lo stadio? Se lo fa Pallotta…”
NOTIZIE DERBY LAZIO LOTITO – Claudio Lotito, presidente della Lazio, è stato intervistato da La Repubblica a poche ore dal derby con la Roma che vale il quarto posto. Queste le sue dichiarazioni:
Il suo momento più alto, quello?
“Non lo so. Ma da
quando ci sono io, tolte Juve, Inter e Milan, la Lazio ha vinto più di chiunque
in Italia”.
Una frecciatina alla Roma?
“È una constatazione,
basta contare i trofei: due Coppe Italia, due Supercoppe. Poi magari qualcuno ha
la Coppa delle Fiere…”.
Vede che ce l’ha con la Roma. Che è più avanti per il nuovo stadio:
che fine ha fatto il vostro progetto sulla Tiberina?
“Mi sono
stufato di fare da apripista. Mando avanti gli altri. Un principio deve valere
per tutti. Che facciamo, guelfi e ghibellini? Se il Comune consente a una delle
due di fare lo stadio, deve farlo anche l’altra. Se uno stadio è a ridosso del
Tevere allora non ci saranno problemi per chi lo realizza ad una distanza
maggiore, o no?”.
Qual è il suo obiettivo ora?
“Rompere l’assioma per
cui più spendi, più vinci. Ci sono esempi recenti all’estero di outsider capaci
di battere i colossi”.
Quindi sogna la Lazio come un Leicester
italiano?
“Non regge, la Lazio è stabilmente tra le grandi. È
mancata in alcune performance quest’anno, nonostante i miei
investimenti”.
Ce l’ha sempre con gli arbitri?
“Altri presidenti
parlano molto del tema, io no. Faccio solo una domanda: secondo voi ci hanno
avvantaggiato o penalizzato? L’anno scorso mi sono costati 40 milioni di euro,
perché non siamo andati in Champions. Amo il calcio romantico, oggi ci sono
interessi in ballo. Errare humanum est, sed perseverare diabolicum. Puoi
sbagliare una volta. Due, tre, quattro. Ma se sono ricorrenti devo capire. Non
credo a coincidenze”.
Però c’è il Var.
“Oggi sbagliare è più difficile. Non
condivido quando qualcuno non se ne avvale, non è uno strumento alternativo, ma
di supporto”.
Per il derby ha fatto benedire il centro tecnico. Ha altre
scaramanzie?
“Non sono mica scaramantico. Se porto un prete a
Formello mi dicono che faccio l’esorcismo, se loro fanno benedire gli uffici da
monsignor Fisichella va bene. Due pesi e due misure”.
Lotito, controlla ancora lei il calcio italiano?
“Il
nostro è un mondo che va bonificato nell’interesse del sistema. Il consenso non
te lo dà il fatturato, te lo danno gli altri. Io tutelo soprattutto i più deboli
del calcio. E mi ascoltano perché dico cose sensate: vedo 5 anni avanti, gli
altri vivono per il carpe diem”.
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