(Gazzetta dello Sport) Non vedeva l’ora di sfogarsi. Appena gli si nomina la Roma, Luca Zingaretti si accende. Sembra dimenticare il buon Montalbano e nella conferenza di presentazione dei nuovi episodi della saga di Vigata inizia un monologo da tifoso arrabbiato: «Di Francesco è uno straordinario professionista e un bravissimo tecnico. Il problema della Roma non è lui né i giocatori: è la mancanza di una società. La Roma ha mandato via una bandiera come Totti e gliel’hanno fatto dire da uno arrivato una settimana prima dalla Spagna che non sapeva manco come si diceva Colosseo. E non puoi ripetere per 20 giorni Dzeko parte, Dzeko non parte! Ho sentito un dirigente con gli occhialetti e gli occhi celesti dire delle stronzate…“Ora rivedremo tutti i dettagli”, ma che vuol dire? Che fino adesso non lo hai fatto? Io lo scorso inverno sono stato alla Partita del Cuore allo Juventus Stadium: c’erano Andrea Agnelli, Nedved, Marotta. E ho capito perché vincono tutto: perché seguono tutto, i giocatori sanno chi comanda. Qui il primo che passa parla e dice stronzate e nessuno lo contraddice. Ma dov’è la società? Capisco che la proprietà sia a Boston, ma bisogna avere l’onestà di dirlo: è inutile parlare di scudetto, siamo stati comprati da un fondo d’investimento americano che risponde a certe logiche».
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA