CALCIOMERCATO AS ROMA LUKAKU – Oggi è davvero il giorno del grande sogno. Anche se poi Roma ha iniziato a sognare già da 24 ore e cioè da quando Ryan Friedkin e Tiago Pinto hanno preso l’aereo privato della presidenza giallorossa per recarsi a Londra. Con l’obiettivo di tornare con Romelu Lukaku, cosa che potrebbe succedere già in queste ore, scrive La Gazzetta dello Sport.
Per la Roma sarebbe il colpo da mille e una notte, sullo stile di quanto successo nel 2000 con Gabriel Omar Batistuta, l’uomo del terzo tricolore giallorosso. E proprio lo scudetto da ieri è l’altro grande sogno romanista, alimentato dalla possibilità di vedere in attacco una coppia scintillante: le delizie di Dybala e la potenza di Lukaku.
La Roma stava lavorando all’ipotesi-Lukaku da una decina di giorni, anche se sempre sotto traccia e con la convinzione che sarebbe stata un’operazione da fare casomai negli ultimi giorni di mercato. Poi, però, ieri è cambiato qualcosa e cioè che il Chelsea per la prima volta ha aperto al prestito della punta belga.
Il motivo? Lo stallo del mercato intorno a Big Rom ed i rapporti di amicizia tra le due proprietà americane: da una parte Dan Friedkin (che ha raggiunto Londra in serata), dall’altra Todd Boehly. Tanto è vero che il Chelsea ha fatto sapere subito alla Roma che di prestito ne avrebbe parlato solo con lei. Le strade del mercato, si sa, sono però strane ed allora la dirigenza della Roma ha preferito partire subito per Londra, per cercare di accelerare, chiudere ed evitare qualsiasi intrusione altrui. Lukaku in prestito, infatti, è comunque un bocconcino prelibato anche per qualcun altro. Anche se poi ieri in giornata il belga (da Bruxelles) ha avuto una videochiamata con Mourinho, che gli ha illustrato un progetto ambizioso, che con lui può decollare verso lidi assai ambiziosi.
Così Ryan Friedkin e Pinto sono atterrati all’aeroporto privato di Farnborough, dove sono arrivati alle 18.25, a una cinquantina di minuti di distanza da Stamford Bridge. Da lì una corsa proprio verso la casa del Chelsea, dove hanno assistito alla vittoria dei Blues sul Luton (3-0) e dopo, a cena, hanno iniziato a intavolare la trattativa: prestito oneroso con diritto di riscatto. Il Chelsea ha chiesto le stesse condizioni dello scorso anno con l’Inter, 8 milioni più bonus.
La Roma, da parte sua, ha invece ribadito alla società inglese la necessità di partecipare a parte dell’ingaggio. Lukaku con la Juventus si era infatti abbassato lo stipendio, da 11 a 8,5 milioni, ma perché avrebbe firmato un triennale mentre qui si tratta del prestito di un anno. Insomma, a Lukaku la Roma ha chiesto tutti gli 11 milioni, che con il Decreto crescita al lordo vorrebbe dire circa 16. La Roma ci sta lavorando, di quegli 11 ne vorrebbe pagare 7, con il resto a carico dei Blues (che però incasserebbe i soldi del prestito). Di questo hanno parlato fino a tarda serata ieri Chelsea e Roma. E lo faranno anche questa mattina, provando a chiudere la trattativa. Anche se poi Lukaku si è riservato di dare una risposta definitiva oggi…
Il Chelsea, in realtà, non aveva programmato di prestare Lukaku. Anzi, per oltre un mese ha ribadito a Inter, Juve e alle altre interessate che il belga sarebbe stato disponibile solo a titolo definitivo. Il prezzo all’inizio era di almeno 50 milioni: solo i sauditi dell’Al Hilal ci erano arrivati, ma Lukaku di andare in Arabia non ne ha mai avuto voglia. La valutazione è poi scesa progressivamente fino a 40, cifra che l’Inter non ha mai nemmeno avvicinato e che la Juve ha provato a ribaltare, facendosi dare quei soldi (oltre a Lukaku) nello scambio con Vlahovic. Proposta che da Stamford Bridge hanno rispedito al mittente.
Poi con l’avvicinarsi della fine del mercato Rom è diventato un problema per i Blues. Non fa parte della prima squadra, si allena a Cobham prima da solo e nelle ultime settimane con l’Under 21 e non è mai stato considerato per la prima squadra, nemmeno ora che il Chelsea porta in panchina attaccanti della Primavera. Lukaku non ha mai parlato con Pochettino, che negli ultimi giorni ha dovuto rispondere a più domande su di lui («È una situazione che ho trovato così quando sono arrivato, un accordo tra il giocatore e la società. Non è una situazione che mi compete o su cui ho potere», la risposta del tecnico argentino) che sulla squadra.
Quando oltre all’ipotesi Juve è tramontato anche il paracadute Saudi League, con l’Al Hilal che ha investito i soldi su Mitrovic del Fulham dopo aver preso anche Neyamr, al Chelsea è stato chiaro che per risolvere il problema Lukaku sarebbe servito aprire al prestito. Per farlo hanno dovuto anche rivedere le strategie, tenendo libero per Lukaku l’ultimo slot per il prestito internazionale (il penultimo andrà a Deivid Washington, 18enne brasiliano prelevato per 20 milioni dal Santos e destinato allo Strasburgo), cedendo a titolo temporaneo Andrey Santos al Nottingham Forest anziché Lesley Ugochukwu, destinato anche lui allo Strasburgo. Chiudere la telenovela Lukaku, almeno per questo 2023-24, era invece la cosa più importante.
Dovesse sbarcare a Roma, la prima cosa che dovrà fare Lukaku è recuperare la condizione. Non gioca una partita vera da due mesi, ha saltato tutta la preparazione, lavorando da solo o con la Primavera che ha un altro ritmo. L’attaccante avrà bisogno di mettersi fisicamente al pari dei compagni e di ritrovare il ritmo partita. Andrà portato progressivamente in condizione senza chiedergli tutto e subito, senza illudersi (a cominciare da lui) che un gol nelle prime partite significhi che Big Rom è tornato. Roma, però, intanto sogna. E aspetta di abbracciarlo già oggi.
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