AS ROMA NEWS SERVETTE LUKAKU – È il giardino di casa sua, la coppa in cui si trova più a suo agio. E forse è anche per questo che José Mourinho non ci rinuncerà neanche questa sera, perché quando il ferro è caldo va battuto sempre. Ed allora contro il Servette sarà proprio Romelu Lukaku a guidare l’attacco giallorosso, a caccia della seconda vittoria europea consecutiva, scrive La Gazzetta dello Sport.
Nella prima, a Tiraspol, il centravanti belga marchiò a fuoco la vittoria romanista, stasera andrà a caccia del bis. Anche perché il momento è prolifico (4 gol in 5 partite da titolare con i giallorossi, e sarebbero stati 5 con quello annullato a Genova per un fuorigioco millimetrico) e l’Europa League (21 gol totali in 34 presenze) è la coppa dei suoi record.
Con la rete segnata allo Sheriff, infatti, Lukaku ha portato a 12 la striscia di partite consecutive in cui è andato a segno (per un totale di 16 gol) in questa competizione europea. Nessuno in precedenza era riuscito a fare così bene, lui che le reti le ha poi distribuite tra 4 club (Anderlecht, Everton, Inter e Roma). Adesso Big Rom va a caccia del 13 e quanto ci tenga a giocare lo ha ribadito anche personalmente nelle ore scorse a José Mourinho.
«Per lui non è in programma nessuna gestione, quella è prevista per i giocatori con una storia clinica complessa, quelli che soffrono le tante partite ravvicinate – dice l’allenatore portoghese – Romelu dice che ha bisogno di lavorare e per lui vuol dire giocare. E allora partiamo così, anche perché lui è felice di farlo. E io mi fido sempre delle sensazioni dei miei giocatori». Che Lukaku sta ribadendo a suon di gol e prestazioni, con una partenza subito impattante.
Tra l’altro, Romelu quando si trova a giocare contro le squadre svizzere va quasi a nozze. Finora sono infatti sei (preliminari esclusi) i gol segnati dal belga contro squadre elvetiche (5 allo Young Boys e uno al Basilea), solo contro squadre tedesche è andato meglio (con 7 reti). Insomma, la Svizzera gli porta fortuna, tanto che alle sue squadre segna anche con una frequenza mostruosa, un gol ogni 52 minuti giocati.
Stasera, quindi, l’appuntamento con il gol per lui è praticamente prenotato. Davanti dovrebbe far coppia con uno tra Belotti ed El Shaarawy, con il Gallo in vantaggio nel ballottaggio sul Faraone. Ma a prescindere da chi andrà a comporre la coppia, Mou la sua certezze ce l’ha già. Si chiama Lukaku, appunto, uno «che segna come sempre e che non posso distruggere da allenatore scarso quale sono», come ha detto ironicamente dopo il Frosinone.
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