Nastri colorati al posto delle barriere da 2,20 metri, «per garantire l’ applicazione delle misure di sicurezza provando comunque ad andare incontro alle richieste dei tifosi». L’ amministrazione capitolina targata M5S cerca di farsi portavoce delle proteste dei sostenitori di Roma e Lazio e sta elaborando una serie di proposte, «di concerto con il Coni», da sottoporre ai tecnici della Questura e della Prefettura di Roma per «alleggerire» il tanto contestato provvedimento delle barriere nelle curve dello Stadio Olimpico. Il presidente della Commissione Sport, Angelo Diario, ha convocato per questa mattina alle ore 10, presso la Casa della Città di via Moletta, una seduta ufficiale alla quale parteciperà il vicesindaco con delega allo Sport, Daniele Frongia e aperto a rappresentanti del Coni, dei club As Roma e Ss Lazio, della Questura e della Prefettura e, appunto, delle due tifoserie. Per il momento, però, dai soggetti invitati arrivano solo forfait: il presidente Giovanni Malagò, che pure nei giorni scorsi aveva parlato di «novità interessanti allo studio» su questo fronte, non dovrebbe essere rappresentato da nessuno, stessa cosa per la Roma e per la Questura, che addirittura sarebbe all’ oscuro dell’ iniziativa; per la Lazio non potrà esserci il presidente Claudio Lotito, impegnato a Milano.

Tra l’ altro, la convocazione della Commissione inviata ieri ai consiglieri è nata con un giallo. Al punto 1 dell’ ordine del giorno, infatti, si legge: «Implementazione delle barriere divisorie nei settori Curva Nord e Sud all’ interno dello Stadio Olimpico», lasciando intendere addirittura in una proposta ulteriormente restrittiva per gli abbonati di curva. Una gaffe lessicale, probabilmente, spiegata dallo stesso presidente Diario: «È vero l’ esatto contrario – afferma – vogliamo provare a vedere se ci sono i margini per un alleggerimento delle misure. In occasione della gara di rugby fra Italia e Nuova Zelanda, le barriere sono state rimosse (in realtà non c’ è stata alcuna modifica rispetto alle domeniche di campionato, ndc) e verranno ripristinate prima della prossima giornata di Serie A. Sarebbe bello che si provasse a tenere un’ impostazione “leggera” già per questa domenica». Una soluzione impossibile da applicare nell’immediato.

«Ce ne rendiamo conto – continua Diario – Ma speriamo che, magari fra sei mesi, si possa provare a considerare le nostre proposte di alleggerimento. Una di queste potrebbe essere quella di mettere dei nastri colorati al posto delle barriere». L’ intento è «creare una mediazione fra i tifosi, che sono anche cittadini, e le istituzioni che devono garantire la sicurezza nei luoghi pubblici. Il delegato alla Sicurezza della sindaca Virginia Raggi è al lavoro insieme al Coni proprio per questo». Ovviamente, pur trattandosi di sede istituzionale, la Commissione capitolina non ha alcun potere decisionale in merito e tutto deve passare dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza – a cui partecipa dove dovrà essere la Questura, eventualmente, a valutare proposte ufficiali. Dunque per il momento tutto dovrebbe limitarsi al mero dibattito, in cui la politica prova a dare spazio alle richieste popolari. Altro fronte caldo è quello della mobilità intorno allo Stadio Olimpico. Sabato scorso la Polizia Locale, su mandato del Campidoglio, ha sperimentato un nuovo assetto che dovrebbe limitare l’accesso delle automobili favorendo invece quello delle biciclette. «In occasione del Test Match Italia vs All Blacks – spiega ancora Diario – i tifosi che hanno raggiuntolo Stadio Olimpico in bicicletta hanno potuto lasciare il proprio mezzo nel parcheggio situato in via Franchetti, attrezzato con rastrelliere per circa 50 posti e raggiungibile anche attraverso un percorso ciclabile. Noi “utopisti” sogniamo di estendere questo sistema di mobilità sostenibile a tutti gli eventi ospitati nello stadio, comprese le partite di calcio e i concerti». Anche su questo fronte il dibattito si annuncia molto caldo.

(Il Tempo – V. Bisbiglia)



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