AS ROMA NEWS LUDOGORETS EUROPA LEAGUE – Ma quale Roma B. Contro il Ludogorets giocano i titolari. Come riferisce il Corriere dello Sport, Mourinho non prevede di stravolgere la squadra e probabilmente in Bulgaria cambierà soltanto i due esterni, che a Udine peraltro sono andati malissimo: dunque dentro Celik a destra al posto di Karsdorp e Zalewski a sinistra a sostituire Spinazzola. C’è un piccolo dubbio anche in porta perché il giovane Svilar sta facendo progressi importanti e potrebbe avere una chance: più in casa contro l’Hjk che a Razgrad però.
L’altro ballottaggio è in attacco tra Abraham e Belotti. Ma qui non è una scelta gestionale. Ieri Abraham, dopo la contusione alla spalla che non gli ha dato grandi problemi, si è allenato regolarmente con la squadra titolare. Se starà bene giocherà perché Belotti, come è stato facile notare domenica, non è ancora in condizioni atletiche scintillanti.
Mourinho preferisce inserirlo gradatamente nelle rotazioni, senza affrettare i tempi, per permettergli anche di conoscere meglio i meccanismi della squadra. Vale anche per Mady Camara, che è arrivato da una settimana a Trigoria e ha debuttato negli ultimi minuti alla Dacia Arena quando il risultato era ormai deciso: la sua prima da titolare, secondo quanto è emerso dai test in allenamento, sembra rimandata. Conferma in vista quindi per la coppia Cristante-Matic.
Mourinho per ora insiste sul blocco dei big, compresi Pellegrini e Dybala, per tre motivi: 1) dopo uno 0-4, peggiore sconfitta della sua vita in Serie A, vuole che siano proprio i titolari a riportare stabilità e serenità nel gruppo; 2) la stagione è appena cominciata, i giocatori possono andare in campo se tra una partita e l’altra passano quattro giorni, come è stato tra Udinese e Ludogorets e come sarà tra Ludogorets ed Empoli (in programma lunedì sera); 3) l’Europa League è un obiettivo importante. Per vincere il girone, che permette di evitare un pericoloso playoff contro le terze di Champions, non si devono perdere punti.
Stavolta Mourinho non ha bastonato i giocatori con uno dei suoi famosi sfoghi. Né a Udine né in questi giorni a Trigoria. Ha preferito invece voltare subito pagina, chiedendo ai giocatori di riprendere il cammino senza piangersi addosso. E’ evidente che si aspetti una risposta a Razgrad ma al tempo stesso considera fisiologico, a causa delle assenze che hanno impoverito il ventaglio delle opzioni tecnico-tattiche, uno scivolone improvviso. Purché resti un caso isolato.
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