Dan e Ryan Friedkin

AS ROMA NEWS FRIEDKIN – Si sono tolti più soddisfazioni loro in due stagioni e mezzo che la precedente gestione nei dieci anni alla guida della Roma. Di sicuro per i trofei portati messi in bacheca. I Friedkin non possono che essere soddisfatti di come è cominciato il loro percorso in giallorosso, di come sta proseguendo il loro lavoro a Trigoria tra la gestione del club e i traguardi raggiunti in pochi mesi, scrive il Corriere dello Sport.

Dopo il primo anno di transizione, in una stagione preparata dalla precedente proprietà, Dan Friedkin ha stravolto e ripianificato non solo l’organigramma della prima squadra, con l’arrivo di Mourinho e i giocatori, ma anche la gestione del settore giovanile e del dipartimento femminile, arrivando così a conquistare (almeno per ora) ben quattro trofei.

La Conference League, la Coppa Italia con la Primavera e l’imminente scudetto con la Roma Femminile, già vincitrice della Supercoppa. Successi arrivati non per caso, ma con una ragionata programmazione, la decisione di cambiare alcune situazioni e rinnovare ruoli nei vari settori del club. Il primo, naturalmente, l’ingaggio dello Special One che adesso continua a essere in lotta sia per la qualificazione in Champions, sia per la vittoria dell’Europa League. Quattro trofei in tre categorie diverse non sono un caso.

Il più fresco dell’era Friedkin l’ha conquistato la Primavera di Federico Guidi martedì scorso, vincendo la finale di Coppa Italia andata in scena all’Arechi. Un titolo mancava da sei anni. È stato netto il percorso di Faticanti e soci che hanno fatto fuori Lecce (primo in campionato), Napoli (rivale storico) Inter (campione d’Italia in carica) e infine Fiorentina, il club che vinceva la Coppa Italia da quattro edizioni di fila.

Il successo certifica il buon lavoro fatto da Vincenzo Vergine che ha scelto in estate Federico Guidi come nuovo allenatore, chiuso il ciclo di Alberto De Rossi. La vera missione del settore giovanile, comunque, resta la valorizzazione dei ragazzi: da quando c’è Mourinho hanno fatto il grande salto prima Zalewski e Bove, poi Tahirovic e Volpato. Non solo. La Primavera, infatti, serve anche per fare cassa. Il caso più lampante riguarda Felix, esploso tra i baby, promosso da Mou e poi venduto alla Cremonese per 6 milioni più bonus (il cartellino era costato 350mila euro), poi Satriano, ceduto all’Heracles Almelo per 400mila euro. Insomma, la Primavera è anche un tesoretto.

Per la Roma Femminile è la stagione dei record. Si annusa il triplete. Dopo aver vinto la Supercoppa e in attesa della finale di Coppa Italia, le ragazze di Spugna sono a un passo dallo scudetto: se domani vincono contro la Fiorentina arriverà il primo titolo della loro breve ma intensa storia, iniziata sotto la gestione Pallotta ma diventata esplosiva con gli investimenti della famiglia Friedkin e la sinergia Bavagnoli-Pinto. La Roma Femminile, inoltre, è arrivata ai quarti di Champions da debuttante, giocando l’andata contro il Barcellona all’Olimpico.

Il progetto Friedkin sta portando a risultati sperati, con l’obiettivo di diventare sempre più vincente dentro e fuori dal campo. Il prossimo step sarà lo stadio a Pietralata: dopo l’ok delle commissioni Ambiente e Mobilità, oggi la conferenza dei capigruppo calendarizzerà la delibera in Aula da votare nelle prossime due settimane. Un altro step nel progetto fin qui vincente dei Friedkin.



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