(Il Messaggero – P. Liguori) Ci aspettano sei partite da vincere per forza. per avere la certezza di disputare anche la prossima Champions. E sarebbe una beffa restare esclusi da una competizione in cui siamo rimasti l’unica squadra italiana tra le prime quattro e, nelle stesse settimane, dovremo giocarci una semifinale contro il Liverpool… Non ci sono calcoli da fare, ma tre semplici considerazioni: la prima: che si riparte da quel Genoa che fu il primo stop di una marcia trionfale. il primo segno di malessere. Ricordate? Vincevamo, con la partita in pieno controllo ed arrivarono, freddi come il ghiaccio, il pugno di De Rossi e il rigore del pareggio. La Roma iniziò a perdere contatto con le prime. E iniziarono i dolori, che potremmo con soddisfazione restituire nelle ultime gare. La seconda è semplice: non si possono fare calcoli sul turnover, tranne le squalifiche e le condizioni fisiche. E la terza considerazione è la conseguenza: ci manca qualcosa in organico, forse gli stessi dirigenti non credevano ad una Roma così forte a questo punto
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