NOTIZIE ITALIA MANCINI – Roberto Mancini, Ct della Nazionale italiana, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera parlando della Roma ma anche della nuova politica dei giallorossi che guardano con attenzione ai giovani italiani.
Sette italiani nella Roma che batte il Porto. È un messaggio al
calcio italiano?
“Siamo rimasti piacevolmente scioccati. Non
credo però che sia un messaggio. La Roma sta facendo una buona politica. Se
riesce a prenderne altri può ave- re una base molto solida, perché i ragazzi
stanno crescendo in fretta”.
Cosa le ha detto in più la Champions su
Zaniolo?
“Che magari può giocare anche in un altro ruolo, anche
se forse non è il suo. Adesso appena tocca palla fa gol”.
Lei, sorprendendo tutti, lo ha convocato già ad agosto: cosa l’aveva
colpita?
“Lo avevo seguito all’Euro Under 19 e, oltre a lui, mi
avevano impressionato Tonali, Kean e Scamacca. Zaniolo mi era pia- ciuto perché
è forte fisicamente, arriva spesso al tiro e quando ha il pallone non glielo
portano mai via”.
L’Inter come ha fatto a non puntarci?
“A volte coi
giovani è difficile capire. Io ci ho visto delle qualità, uno così non lo
abbiamo, è completamente diverso da Barella, Jorginho e Verratti. Ha le
caratteristiche per essere un interno, il paragone con Pogba ci sta. Adesso
però servono calma e pazienza. Anche lui andrà in difficoltà”.
Barella e Chiesa sono punti di riferimento, Romagnoli è il capitano
del Milan, Pellegrini e Cristante sono titolari nella Roma. In Italia c’è più
coraggio coi giovani?
“Sì, ma ce ne potrebbe essere di più,
perché sono tanti quelli bravi. Kean alla Juve non gioca, ma sarebbe titolare
quasi ovunque. Tonali dovrebbe giocare in A. Anche Sensi ha qualità enormi.
Pellegri lo seguiamo sempre”.
Ha già in testa il prossimo Zaniolo?
“Può darsi,
perché stiamo seguendo tanti ragazzi. I giovani sono il filo conduttore: in due
anni possiamo mettere insieme una squadra forte che può fare bene agli Europei.
E può giocarsi alla grande il Mondiale del 2022″.
Con Di Biagio lavora in sinergia. Non è comune vedere il c.t. della
Nazionale maggiore e quello dell’Under 21 insieme in
campo.
“C’è collaborazione. In sei-sette andranno all’Europeo
in casa, anche perché abbiamo la possibilità di vincerlo”.
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