Nella settimana del raduno, previsto per giovedì a Trigoria mentre il giorno dopo ci sarà la partenza per Pinzolo, la Roma dovrà risolvere due casi che rischiano di avvelenare l’inizio della stagione. Il primo riguarda Kostas Manolas, il secondo Mario Rui. La situazione dell’esterno portoghese è la più lineare: attraverso il suo agente, e forte di un accordo già raggiunto con il Napoli, ha chiesto di essere ceduto. La Roma, che lo ha pagato 9,5 milioni complessivi dall’Empoli (3,5 per il prestito oneroso più 6 per il riscatto) ha fissato il prezzo a 10 milioni più 2 di bonus, cifra che però la società partenopea non ha ancora accettato. La sensazione è che lo farà nelle prossime ore ma se non ci sarà accordo nel corso di questa settimana, Mario Rui dovrà presentarsi il giorno del raduno e poi partire per Pinzolo. Sicuramente una situazione non ideale da gestire per un tecnico come Di Francesco, al suo primo approccio con una rosa che conosce solamente dalla televisione, tranne rare (De Rossi eLorenzo Pellegrini) eccezioni. Ancora più complicata la situazione di Kostas Manolas, che con il suo rifiuto allo Zenit ha rovinato i piani di mercato della società, «costretta» a cedere Tony Ruediger (ieri sera in campo nella finale della Confederations Cup con la Germania) al Chelsea. Il difensore tedesco oggi è atteso a Londra per le visite mediche da Antonio Conte, e la sua cessione porterà nelle casse romaniste gli stessi 40 milioni, tra parte fissa e bonus, che avrebbe garantito lo Zenit per il greco.
La sua partenza significa in automatico che Manolas, assente il giorno del raduno perché come gli altri nazionali ha avuto un supplemento di ferie, rimarrà a Trigoria? La risposta non è così scontata, per una serie di motivi. Il primo, e più importante, è che era stato lo stesso calciatore a chiedere alla Roma di essere ceduto dopo aver accettato un ingaggio di 4 milioni, mentre in giallorosso ne guadagna 1.8. L’intenzione della società, dopo la rinuncia a Ruediger, sarebbe quella di tenerlo ma urge un rinnovo di contratto (quello attuale scade nel 2019), con un accordo economico (si parte da una richiesta di 3 milioni) che non sarà facilissimo da trovare.
E se durante la trattativa per il rinnovo, che va avanti da oltre un anno, dovesse arrivare un’offerta come quella dello Zenit o dovesse riaprirsi in qualche modo la possibilità di andare in Russia, la Roma sarebbe in grado di rinunciare a a tutti quei soldi? Interrogativi a cui la società proverà a rispondere coi fatti, cercando di non farsi trovare impreparata. Per questo il d.s. Monchi tiene vivi i rapporti con il Real Madrid e il Las Palmas per Nacho e Lemos e ha accelerato la trattativa che dovrebbe portare in giallorosso l’argentino classe ’98 Juan Marcos Foyth: all’Estudiantes andranno poco meno di 10 milioni, una cifra comunque ragguardevole per un calciatore che è considerato un ottimo prospetto ma che manca ancora di esperienza. Per quanto riguarda l’esterno, calano le quotazioni di Darmian, che Mourinho vorrebbe trattenere al Manchester United.
(Corriere della Sera – G. Piacentini)
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