(Leggo – F. Balzani) Dal broncio d’estate ai sorrisi d’autunno. Il mondo romanista di Manolas si è capovolto in pochi mesi passando dalla cessione allo Zenit a un rinnovo che ora sembra davvero a un passo. Con Di Francesco il greco è tornato sereno e ha deciso di sposare il progetto Roma. «Ci ha portato la giusta mentalità», ha dichiarato dopo la vittoria di Firenze arrivata anche grazie a un suo gol (il 2° stagionale dopo quello al Qarabag). Felice sì, ma c’è un questione in ballo da troppo tempo. Il difensore – stasera in tribuna nel playoff contro la Croazia perché squalificato – attende da oltre un anno l’aumento di stipendio. Il contratto di Manolas (in scadenza nel 2019) è uno dei temi centrali del dialogo tra Monchi e Pallotta che sta andando in scena in queste ore a Boston. Oggi Kostas guadagna 1,8 milioni bonus compresi, meno di Juan Jesus e Gonalons (tanto per fare due nomi). La richiesta è nota da tempo: 3,5 milioni. Troppo per la Roma che in queste settimane ha limato le distanze con l’agente Evangelopoulos.
La trattativa si è ammorbidita da quando Raiola ha abbandonato l’entourage del greco. L’affare dovrebbe chiudersi prima di Natale con rinnovo fino al 2021 a 3 milioni comprensivi di bonus. L’altro nodo resta la clausola, ormai una prassi. Manolas la vorrebbe di 30 milioni, la Roma spinge per portarla a 40 che è poi su per giù la valutazione che in estate aveva permesso allo Zenit di ottenere il sì di Pallotta prima del no di Kostas. La strada per la clausola si troverà a metà: 35 milioni. L’appuntamento decisivo è previsto dopo il derby. Poi inizieranno le trattative (all’apparenza più semplici) per allungare il contratto di Florenzi dal 2019 al 2022. A proposito di mercato: dovrebbe tornare alla base Sadiq, mentre Castan potrebbe essere ceduto in prestito in Brasile.
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