Bisogna ancora aspettare. Per questo motivo ieri Nacho è partito con il Real Madrid, destinazione Montreal, dove le merengues svolgeranno la prima parte della pre-season. Una situazione che la Roma aveva messo in preventivo. Le cifre dell’operazione sono note (11 milioni per il riscatto, 15 per il controriscatto) ma alcuni dettagli vanno limati. Dal prestito (oneroso o meno) alle modalità di pagamento (annualità) i due club devono ancora trovare l’intesa. E soprattutto Florentino Perez, dopo aver ceduto il canterano Llorente al Malaga, deve decidersi a dare il via libera a Nacho. Se non ci saranno intoppi, il difensore si aggregherà al gruppo di Spalletti direttamente negli Usa.
Dove vorrebbe esserci anche Szczesny. A 2 condizioni: con l’Arsenal balla ancora un milione lordo mentre con la Roma la conferma del preparatore Nanni. Capitolo cessioni: in dirittura d’arrivo Machin al Sassuolo, Ponce al Gijon, Gyomber al Pescara e Capradossi al Cesena. Iago Falque e Ljajic sono due calciatori del Torino. Zukanovic è richiesto dall’Atalanta. Intanto continua a tenere banco il mal di pancia (legato all’adeguamento contrattuale richiesto) di Manolas. Malumore che il greco non ha fatto nulla per nascondere a Pinzolo. Nemmeno la telefonata ricevuta da Sabatini lo ha rassicurato. Ormai anche i compagni si sono accorti di questo comportamento anomalo e dopo aver lasciato correre nei primi giorni, nelle ultime 48 ore non sono passate inosservate alcune scene: 1) Zukanovic che mima il pianto di un bambino quando esce dal campo dopo un contrasto con Totti 2) Strootman che gli urla di rimanere fuori dal terreno di gioco dopo che il greco si lamentava per un tackle di Di Livio. L’ultimo episodio ieri: in mattinata Manolas ha preferito non allenarsi per un problema di lombalgia.
Sembrava dovesse saltare anche l’amichevole del pomeriggio ma poi è intervenuto Spalletti. Vien da sé che la situazione non è di facile gestione. Anche perché la Roma si vede (eventualmente) impossibilitata a cedere il calciatore visto che sino al 31 agosto metà del ricavato spetterebbe all’Olympiacos. Utilizzare escamotage (formula del prestito con diritto di riscatto) rischierebbe di far scivolare la questione davanti alla Fifa e interrompere i rapporti con una società amica. L’unica soluzione, quindi, rimane quella di una possibile tregua. Ora Manolas guadagna 1,3 milioni più benefit: la Roma è già salita a 2 più bonus, lontana dai 3,5 che gli promette il Chelsea. Trovare un compromesso a metà strada non appare impossibile. L’ultima parola, però, spetta al club. Che potrebbe anche decidere, in caso di ennesimo rifiuto, di lasciare le cose inalterate, con tutti i rischi del caso.
(Il Messaggero – S. Carina)
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