Happiness, concetto solo apparentemente semplice. La felicità è avere un contratto con la Roma fino al 2019 e non desiderare alcun adeguamento: sarà, James Pallotta dixit, «Kostas Manolas resterà». Felicità, però, è pure sapere che mezza Premier ti ha inserito nella short list dei difensori da prendere. In mezzo c’è un mondo esplorato solo in parte e uno scenario dinamico. Che la Roma non abbia intenzione di vendere Manolas e che Spalletti ritenga il greco un punto fermo della prossima stagione non c’è dubbio alcuno. Che Manolas però da qui al primo settembre non cambi maglia, è altra storia. Perché Manolas l’adeguamento lo vuole eccome e lo sa bene pure Pallotta, che avrà ascoltato i report dei dirigenti italiani sulle richieste del greco: un ingaggio superiore ai 3 milioni, rispetto all’1,8 che guadagna attualmente. Sullo sfondo si muove il Chelsea di Conte, pronto ad assicurare 4 milioni di stipendio. Ma pure i due Manchester, leggi Mourinho e Guardiola, hanno il greco in agenda. «Manolas è un buon calciatore ed è normale che gli altri ce lo chiedano – ha commentato Spalletti a Boston -. Ma le intenzioni del ragazzo sono chiare, non ci sono problemi».
SCENARI – Un problema c’è, in verità. Manolas scalpita. Vorrebbe subito il rinnovo. Ma la risposta della Roma è stata chiara: ok, l’adeguamento può essere discusso, c’è una promessa al giocatore. Però se ne parlerà a settembre, a mercato chiuso. È qui che Roma e Manolas non si trovano. È qui che Pallotta proverà a intervenire, con un colloquio a Boston. Il punto è che c’è una terza parte interessata al giochino. «L’Olympiacos spinge ogni giorno su questa storia», ha detto Pallotta. Il club greco ha diritto fino al 31 agosto al 50% dell’incasso di una cessione. Naturale che ad Atene abbiano tutto l’interesse ad agevolare una partenza in tempi rapidi. Ma, per lo stesso motivo, serve un’offerta shock per portarlo via. Non bastano i 40 milioni circolati nei giorni scorsi. Serve una proposta alla Bonucci, per intendersi. A meno che Roma e Olympiacos non si siedano intorno a un tavolo, magari stimolati da Raiola, e non ridiscutano i contorni dell’accordo siglato due estati fa. Condizioni necessarie, magari neppure sufficienti, per aprire una breccia a Trigoria. Ma con i colossi della Premier è bene tenere gli occhi aperti. Spalletti è pronto a impuntarsi: «La nostra rosa è a posto, con tutte le insidie che ci possono essere. Ho visto Dzeko motivato, darà il suo contributo. Ci serve un difensore. Obiettivi? Vincere sempre». E qui sarà d’accordo pure Manolas.
(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini)
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