Tra le facce visibilmente tirate prima del fischio d’inizio, spiccava senza dubbi anche la sua. La tensione di Manolas e di buona parte dei suoi compagni, si è poi infranta su quel colpo di testa, deviato velocemente per ben due volte, ma pesante come un macigno. Il difensore greco è riuscito a toglierselo nel lungo abbraccio (stritolante) con Luciano Spalletti a fine gara. Una capocciata da tre punti, che toglie ansia e preoccupazioni: “Eravamo tutti un po’ stressati della partita – ammette Manolas con uno dei suoi sorrisi migliori – quindi quando vinci è normale che poi esulti così. Sono contento per tutti, questa vittoria era importante per lavorare forte per raggiungere i nostri obiettivi“.
D’altronde la ricerca dei valori richiesti da Spalletti deve ancora essere completata, ma la serata di ieri può lasciare comunque spazio ad una iniezione di fiducia: “Soprattutto quando batti una grande squadra come l’Inter – continua il difensore – perché c’era bisogno di una prestazione così dopo Torino. Il punto è sempre lo stesso, rimaniamo con questo spirito specie in difesa e aiutiamoci tra noi“. Meglio sempre battere sul concetto di squadra che soffermarsi sulla gioia personale: “Non mi importa del gol, a me importa vincere. Preferisco vedere tutti sereni e tranquilli, quando vinci lavori col cervello giusto“.
(Il Tempo – A. Serafini)
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